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RNP REMEMBER: la storia di Reggina-Bari

08/10/2011 17:57 | A cura di Redazione ReggioNelPallone.it

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Un derby del Sud carico di fascino e tradizione, quello tra amaranto e biancorossi. Il debutto del ‘Gallo’ a Reggio Calabria, risale al 4 Dicembre 1951, in serie C. Una vittoria netta quella dei pugliesi, che travolgono la compagine di Piselli con un netto 0-3. A fine anno, la Reggina si ritroverà retrocessa a causa dei 17 punti di penalizzazione, inflitti per un illecito sportivo riguardante il derby col Catanzaro, che aveva preceduto di soli 2 giorni proprio il match coi biancorossi. Per il Bari di Costantino invece, la stagione si concluderà con un sesto posto.


Nel 53-54, le due squadre si ritrovano nel girone H, in quella che oggi chiameremmo Lega Pro 2^ Divisione, ma che all’epoca era denominata IV serie. A cinque giornate dalla fine, gli amaranto di Dolfin cedono il passo alla capolista Bari, che espugna nuovamente il campo reggino, stavolta col punteggio di 0-2. Il campionato, terminerà col ritorno dei pugliesi in C:  per la compagine di Capocasale primo posto con 48 punti (13 in più della Reggina, che chiuderà in terza posizione).


Dopo uno stop di 13 anni, la sfida fa nuovamente capolino, stavolta in serie B. La Reggina del leggendario Maestrelli, grazie ad una rete di Sbano batte per la prima volta il Bari tra le proprie mura, imponendosi nel  67-68 col punteggio di 1-0. La stagione vedrà Jacoboni e compagnia terminare sesti, a -6 dai biancorossi allenati da Toneatto, i quali arriveranno quarti.


L’anno seguente, la storia si ripete: 1-0 per la compagine dello Stretto, che pareggia il conto di vittorie nei confronti dei pugliesi, in virtù del Guizzo di Pirola. Nonostante questo boccone amaro, il Bari di Toneatto alla fine alzerà le braccia al cielo, piazzandosi terzo e riportando Bari in serie A per la quarta volta nella storia. Per i ragazzi di Segato, un ottimo quinto posto maturato grazie a tre vittorie nelle ultime 3 giornate, ai danni di Foggia, Ternana e Cesena.


La regola dell’  1-0, torna puntuale nel 70-71, ancora in serie cadetta.  Sulla panchina calabrese c’è Persico, su quella dei biancorossi di Puglia ancora Toneatto. Al Comunale decide Merighi, che consente ai suoi di ‘restituire il favore’ agli avversari, i quali all’andata si erano imposti con un secco 3-0. La grauatoria finale, vedrà la Reggina ottava, mentre al Bari non resterà che recriminare, in quanto il secondo posto ottenuto in coabitazione con Catanzaro ed Atalanta, non varrà una nuova promozione solo per opera della classifica avula.


Altro giro, altra corsa, altro…1-0. Il quarto successo di fila che gli amaranto collezionano con tale punteggio è datato 71-72, e porta la firma, a 7 giornate dalla fine, di Fazzi.  La Reggina di Neri si salverà per un punto, chiudendo al quint’ultimo posto, mentre il Bari di Toneatto arriverà undicesimo.


Nel 72-73, il primo segno x. Reggina e Bari, allenate rispettivamente da Mazzetti e Regalia,  si dividono la posta in palio pareggiando 0-0. Anche questo, sarà un campionato deludente per entrambe le formazioni, come testimonia ampiamente la classifica finale: amaranto salvi solo per la classifica avulsa, pugliesi 12.


Nel 73-74, per il Bari riecco la ‘solita’ sconfitta a Reggio Calabria. Quasi come si trattasse di un incantesimo, il risultato finale è di 1-0 per l’undici dello Stretto (allenato in quell’occasione da Cataldo), vincitore con la rete di Dal Pozzolo. L’epilogo, sarà il peggiore possibile sia per la Reggina, che retrocede ‘tradita’ proprio da quella classifica avulsa che l’aveva salvata l’anno prima, che per i pugliesi, finiti addirittura penultimi.


Nel 74-75 dunque, si torna in serie C. Regalia adesso è sulla panchina amaranto, mentre su quella avversaria siede Pirazzini. Gli ospiti passano per primi, ma Tivelli pareggia il conto e consegna agli archivi l’1-1 finale. Il campionato, si chiude con la Reggina sesta e col Bari che perde il ritorno in cadetteria per 1 punto (il ‘Gallo’ arriva secondo ad un punto dal Catania, ma in quel periodo la promozione era riservata solo alla prima classificata).


Nel 75-76, Reggina-Bari è decisa dal giudice sportivo. Gli ospiti, guidati da Seghedoni, stavano conducendo per 0-1 con gol di D’Angelo, prima che alcune intemperanze del pubblico reggino portassero alla sospensione del match, ed alla successiva vittoria a tavolino dei baresi (clicca qui per saperne di più). A Giugno, settimo posto per la Reggina di Regalia, con l’undici di Puglia che arriverà invece terzo.


Un altro pareggio, nel 76-77. Gli amaranto di Facchin impattano 0-0 contro la capolista di mister Losi, che concluderà il torneo al primo posto, con sei punti in più sulla Paganese, terminata seconda. Per la Reggina, terza posizione.


Divise dal destino, Reggina e Bari si rincontrano in B a distanza di 12 anni. La truppa di Scala, nell’89-89, ospita la ‘corazzata’ di Salvemini in un Comunale stracolmo, passando in vantaggio al 17′ con Zanin. Tre minuti più tardi però, un generoso rigore concesso agli ospiti consentirà a Monelli di timbrare il definitivo 1-1. ll Bari tornerà in serie A centrando la prima posizione in coabitazione col Genoa, mentre il sogno reggino finirà nel più crudele dei modi allo spareggio di Pescara, laddove ai rigori l’olimpo del calcio toccherà alla Cremonese.


Per la sfida numero 13, bisogna attendere altri 8 anni. Guerini (subentrato a Buffoni) sta cercando di portare la Reggina fuori dalla bagarre salvezza, mentre sull’altro fronte Fascetti ed il suo Bari sgomitano per riconquistare, nuovamente al primo colpo, la A perduta. I biancorossi sembrano poter fare la voce grossa, ed infilano Scarpi con Doll al 17′ e Guerrero al 56′. La compagine amaranto, reduce da 2 stop consecutivi, a questo punto ha una reazione d’orgoglio: l’autogol di Ripa riapre i giochi un minuto dopo il gol di Guerrero, mentre all’ultimo giro di cronometro De Vincenzo risolve una mischia, e mette dentro l’insperato 2-2. A Giugno, entrambi i tecnici realizzeranno i propri obiettivi: Reggina decima, Bari quarto con 1 punto in più del Genoa.


Nel 99-2000, si gioca nella massima serie. Il Granillo è uno spettacolo di colore e calore, in quanto proprio la settimana prima i ragazzi di Colomba hanno espugnato l’Olimpico di Roma, scrivendo una delle giornate storiche del calcio nostrano. Sugli spalti è festa grande dunque, anche perchè le due tifoserie ormai sono legate da un solidissimo gemellaggio (nella foto, gli Ultras reggini rendono omaggio agli amici baresi, con una coreografia che mostra sia l’amaranto che il biancorosso). Per battere Fascetti, a Colomba bastano l’assist aereo di Bogdani e la deviazione precisa di Kallon, al minuto 24. Riecco la ‘regola dell’1-0‘, per due squadre che a fine anno potranno festeggiare la salvezza.


L’anno successivo (ancora Colomba e Fascetti sulle due panchine), i ventidue in campo sono accompagnati da un clima quasi surreale. A 3 giornate dal termine del campionato, la Reggina deve vincere assolutamente per non rischiare di compromettere la seconda salvezza di fila, mentre gli ospiti, che in B ci sono già matematicamente, vengono invitati a perdere dai loro stessi tifosi, i quali espongono lo striscione ‘1 FISSO’, e vengono applauditi da tutto lo stadio. Il ‘classico 1-0′, arriva ad inizio ripresa, quando Vargas fa esplodere il Granillo con un tocco (involontario, a dir la verità…) che spiazza Narciso. La vittoria tuttavia non servirà, dato che gli amaranto faranno compagnia ai biancorossi, al termine dello sfortunatissimo spareggio contro l’Hellas Verona.


Ultimo atto, 10 anni fa. La Reggina edizione 2001-2002, reduce da tre successi cotro Como, Sampdoria e Cittadella, ottiene uno scialbo 0-0 contro l’undici di Sciannimanicoi, in un match fatto di molto tatticismo, che vedrà capitare sui piedi di Dionigi l’unica vera palla gol. A fine stagione, Colomba riuscirà nell’impresa di riportare Reggio in serie A, mentre i biancorossi finiranno settimi al termine di un campionato avaro di emozioni.

 

Ferdinando Ielasi-reggionelpallone.it

ultrasreggocolbari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Redazione ReggioNelPallone.it
Testata giornalistica online Aut. Trib. di Reggio Calabria n. 11/2010 Il calcio e lo Sport nella Provincia di Reggio Calabria.

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