I gialloblù non vanno oltre lo 0-0 casalingo, a causa dei troppi errori sotto porta e di un rigore negato dall’arbitro {source}
<object width=”550″ height=”120″ data=”dati/media/adv/banner_frascati.swf” type=”application/x-shockwave-flash”> <param name=”src” value=”dati/media/adv/banner_frascati.swf” /> <param name=”wmode” value=”transparent” /> <param name=”base” value=”/” /> <param name=”name” value=”banner_frascati.swf” /> </object> </p>
{/source}
Â
Â
Â
Â
REGGIO SUD – MAMERTRESILICESE 0-0
Reggio Sud (4-4-2): Saviano; Foti (26’pt Marino M.), Di Giacomantonio, Bevilacqua, Alampi; Gullì, Morello, Idone, Centofanti (16’st Buonarrigo); Marino, Chirico. A disposizione: Chilà Gd, De marco, Vazzana, Pino, Chilà Gl. Allenatore: Rotondo.
Mamertresilicese (3-5-2): Lopresti; Germanò, Barbaro, Perna; Rovere, Cosoleto, Serpentino, Carbone, Liberti; Papalia, Giovinazzo (39’st Pellegrino). A disposizione: Misale, Molluso, Muratore, Timpano, Avenoso, Pataffio. Allenatore: Sorace.
Arbitro: Gatto di Lamezia Terme (Pungitore di Vibo Valentia; Buccinnà di Lamezia Terme).
Note – 100 spettatori circa. Ammoniti: Di Giacomantonio, Marino (RS); Papalia (M). Angoli: 5-1. Recupero: 3’pt; 5’st.
CROCE VALANIDI – Non è bastato al Reggio Sud il ritorno dal primo minuto di un regista come Idone. Sfortuna, poca precisione sottoporta e qualche scelta arbitrale discutibile: continua a mantenersi in pari con il sistema binario, la squadra di mister Rotondo. La Mamer, attendista e stretta a doppia mandata, raccoglie un punto prezioso in ottica salvezza.
La differenza, quasi sempre, sta nei numeri. Quasi. Perché il Reggio Sud, che a un certo punto sembra aver fatto centocinquanta tiri in più nello specchio rispetto agli avversari, non trova il gol. Chirico, che l’anno scorso ha vinto il titolo di miglior bomber, quest’anno sta facendo la figura del lungagnone: sacrifico, assistenza tecnica, anima, ma alla voce gol si naviga sullo zero. Scorrendo per gradi, la piramide di Cambridge finale, con Bevilacqua e Digiacomantonio in difesa, e il resto della squadra a colpire alla ricerca dell’affondo, crolla: la Mamer alza le Termopili e si difende con ordine con gli acchiappasogni Lopresti, Germanò, Barbaro e Perna. Marino e compagni, sfortuna a parte, se li saranno visti davanti centomila volte come un muro di gomma, sempre allo stesso modo, alla stessa maniera, come un veloce Sarti, Burgnich, Facchetti, Tagnin in salsa calabrese.
I padroni di casa perdono Foti prima della mezz’ora, per un presunto problema allo stomaco. Al suo posto entra Marino M., scuola Lecce: Gullì si posiziona nel posto lasciato vuoto dal compagno, Marino fa la spola a riempire la parte destra del centrocampo. La Mamer in assetto ‘Olanda arancia meccanica’, tutti attaccano, tutti difendono (che poi sarà un tutti difendono perpetuo), attende sorniona. Ciccio Marino, al terzo tentativo da calcio piazzato, trova la porta: la traversa, però, gli nega la gioia del gol. Stessa sorte al 43′, quando il calcio  piazzato da buon architetto del pallone, si stampa sul palo. Prima che l’arbitro mandi tutti negli spogliatoi, ancora Marino fa gridare al gol i tifosi di casa: a tu per tu con Lopresti, in corsa, però, l’attaccante manda alto, soffocando nella pancia del Longhi Bovetto l’urlo libratorio di un vantaggio virtuale.
La ripresa si apre con un altro Marino protagonista, il neo-entrato Manuel. Al 3′, la sua progressione laterale si conclude con un tocco morbido che dà il touch per la terza volta al palo. Al 5′ Alampi taglia, Chirico sottoporta non riesce a gonfiare il sacco. Spettacolare, una decina di minuti più tardi, la volè del panzer locale, che però non sblocca il parziale. Siamo a pochi secondi dal 40′ quando, dopo un vistoso tocco di mano in area ospite, viene negato un rigore sacrosanto al Reggio Sud: l’arbitro ordina di proseguire. Il meccanismo delle proteste accende il finale di una partita che continua a vedere il Reggio Sud protagonista. La Mamer si difende, guantoni sul viso. I locali avrebbero meritato qualcosa in più. Le inseguitrici non derapano, ma il Reggio Sud deve riprendere a segnare con la continuità di un tempo. Per evitare la nascita di scomode alchimie inverse…
Francesco Mansueto – Reggionelpallone.it
Â
Â
Commenti