RNP REMEMBER: la storia di Reggina-Juve Stabia

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Il debutto campano in riva allo Stretto, è ricostruibile solo spulciando negli archivi e nelle varie opere dedicate alla Reggina. Correva infatti la stagione 1931-1932, quando gli amaranto, nella Prima Divisione del girone H, affrontarono i gialloblù, la cui società all’epoca si chiamava Stabia Sporting Club. All’8^ giornata di ritorno, sul campo neutro di Palermo, l’undici di Buratti si impose per 4-0, con doppietta di Lomello e reti di Lessi e Faccenda. A fine campionato, la Reggina si piazzò in sesta posizione insieme al Catania, mentre i campani arrivarono ultimi, con soli 9 punti racimolati in 28 partite.

Il secondo atto, a 16 anni di distanza, nel 48-49. Alla 5^ giornata di andata, in serie C, gli amaranto rimandano a casa gli stabiesi nuovamente battuti, col risultato di 2-1. Per la compagine guidata da Rossetto (successivamente sostituito da Perruchhetti), furono decisivi i centri di Lucchesi e Bercarich. Quella stagione, vide Bercarich e compagni piazzarsi al secondo posto dietro il Catania (l’Avellino, arrivato primo insieme ai siciliani, fu retrocesso in ultima posizione per illecito sportivo), mentre lo Stabia chiuse in sesta posizione in compagnia di Foggia, Barcellona e Nocerina.

L’anno dopo, Reggina e Stabia si incrociano alla prima giornata, dividendosi la posta col punteggio di 0-0. La classifica finale, vedrà gli amaranto di Zamberletti (subentrato a Perrucchetti) chiudere in terza posizione dietro l’accoppiata Messina-Cosenza. Per i gialloblù invece, arriverà il tredicesimo posto.

Il 50-51, si rivelerà un grande campionato per le vespe, che centreranno il primo posto spuntandola sul Foggia nello spareggio di Firenze (le due compagini avevano chiuso entrambe in prima posizione) e vola per la prima volta in serie B. A Reggio Calabria però, i campani cadranno ancora, perdendo 2-1 all’8^ giornata: la Reggina di Zamberletti (esonerato qualche mese dopo, e sostituito da Benardini), farà lo sgambetto alla capolista grazie ai centri di Corti e Beghi.Per quanto concerne la classifica, la compagine dello stretto centrerà l’udicesima posizione insieme al Benevento.

La sfida torna nel 55-56, in occasione della 15^ giornata del girone H di IV Serie (in pratica, la ‘vecchia’ serie C2). La musica non cambia, visto che la Reggina di Oronzo Pugliese batterà per la quarta volta i gialoblù (che due anni prima avevano cambiato denominazione, adottando l’attuale dicitura) col più classico dei risultati: finisce 2-0, con gol di Gatto e Dalfini. A fine anno, amaranto di nuovo in C dopo la vittoria negli spareggi, mentre i campani concluderanno al dodicesimo posto.

Prima che Reggina e Juve Stabia tornino ad affrontarsi, passeranno la bellezza di trent’anni Il match è ospitato nuovamente in serie C2, alla 1^ giornata di ritorno. La truppa di Caramanno viaggia spedita, ed agli stabiesi non resta che arrendersi nuovamente: l’1-0 finale, porta la firma dell’indiscusso bomber di quell’annata, ovvero Spinella. Alla fine dei giochi, il copione sarà praticamente identico a quello di 31 anni prima: Reggio Calabria riabbraccia la C1 grazie al secondo posto (-2 dalla capolista Nocerina) mentre a Castellamare si devono accontentare della quattordicesima posizione.

Il destino, divide ancora una volta le due compagini, prima di metterle nuovamente di fronte dopo 18 anni. E’ la stagione 93-94, ed all’11^ giornata di ritorno, c’è qualche mugugno verso la Reggina di Enzo Ferrari, che ormai ha definitivamente abdicato dalla lotta al primo posto del girone B di serie C1, e sa che il ritorno in B dovrà passare dai playoff, istituiti nuovamente proprio in coincidenza di quel campionato. Punzecchiati dai loro stessi tifosi (“Chiuso per ferie”, recita uno striscione della vecchia Curva Nord), Mariotto e compagni riescono comunque a piegare la resistenza campana: al Comunale è ancora 1-0, con il gol di Giacchetta a 10′ dal termine.

Di sicuro, in pochi avrebbero immaginato che le vespe sarebbero tornate a Reggio molto presto, per il ritorno della semifinale playoff. Gli amaranto, che nella stagione regolare erano arrivati secondi totalizzando ben 14 punti in più rispetto ai gialloblù (piazzatisi quinti per un soffio, davanti a Potenza e Casarano), devono ribaltare il 2-0 incassato all’andata, in seguito ai gol di Talevi e di Lunerti. In un Comunale pieno come ai bei tempi (nella foto, lo soettacolo offerto dagli Ultras) Cevoli riaccende la speranza con un gran colpo di testa in apertura, mentre Mariotto sistema definitivamente le cose con una zampata sotto porta, a 8 dalla fine. Si va ai supplementari, in quanto il regolamento dell’epoca non prevedeva la qualificazione per la squadra meglio piazzata in campionato, conteggiando invece come doppi, i gol in trasferta. Nell’extra time, arriva l’incredibile beffa: gli ospiti, ridotti in 9, trafiggono la porta di Merlo prima con Rivi e poi con De Simone, e a nulla vale, nel mezzo,  la seconda rete di Cevoli, che aveva nuovamente fatto sperare nell’impresa. Finisce con un inutile 3-2, tra lacrime ed apllausi, mentre la compagine degli ex Lunerti e Onorato fa festa insieme ai 200 suppoters giunti da Castellammare. Nonostante 7 sconfitte su 8 gare giocate a Reggio, la Juve Stabia è riusicita a causare uno dei più grandi dispiaceri di sempre al popolo amaranto: controsensi che solo il calcio è capace di offrire…

Nel 94-95, quello che fino a sabato rimarrà l’ultimo atto. All’8^ giornata di andata, i ragazzi di Zoratti liquidano la Juve Stabia (rimasta anch’essa in C1, dopo la sconfitta nella finale di Napoli contro la Salernitana) col punteggio di 2-0. Apre le danze Manari al 31′, mentre il raddoppio, al 52′, è un capolavoro di Alfredo Aglietti, che si beve mezza difesa stabiese prima di scaricare in rete con un diagonale di precisione chirurgica. Stavolta la Reggina non fallirà l’appuntamento con la storia, riconquistando la B al termine di una marcia trionfale. Le vespe invece, si piazzeranno in ottava posizione.

Ferdinando Ielasi- reggionelpallone.it