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REGGINA-JUVE STABIA 3-1
Reggina (3-4-2-1): Leone; Di Lorenzo, Rubal, Nucera; Costanzo, Bombagi, Akrapovic, Paviglianiti; Menge Ngomba, Mariani (12′ st Maimone); Catanese (30’st Akuku G.). A disp. Mormile, Da Silva, Akuku F., Mesiano, Malara. Allenatore Venuto.
Juve Stabia (4-4-2): Moggio; Pastore (34′ pt Padulano), Costa, Corduas, Ostieri; Cirillo, Saracco, Gargiulo (1’st Festa), Sorriso; Sasanelli, Ballarano (21’st Esperimento). A disp. Ricciardi, Lettieri, Staiano, De Caro. Allenatore Foglia Manzillo.
Arbitro: Adduci di Paola (Genovese e Tudisco)
Marcatori: 20′ e 40′ pt Mariani (R), 3′ st Catanese (R), 8′ st Padulano (JS).
Note- Circa 100 spettatori, pomeriggio fresco. Ammoniti: Di Lorenzo (R), Paviglianiti (R), Pastore (JS), Esperimento (JS). Espulso al 23′ pt Rubal (R). Recupero 0′ pt e 5′ st.
La Reggina Primavera supera senza tanti problemi la modesta Juve Stabia. Partita giocata ad una sola porta, con Leone praticamente mai chiamato in causa ed è stata netta la supremazia fisica a centrocampo degli amaranto, che spesso sovrastavano i brevilinei campani.Venuto schiera i suoi con un 3-4-2-1 con Bombagi a fare il regista in mediana, mentre Menge Ngomba e Mariani supportano Catanese in avanti. Dall’altra parte “le vespe” si dispongono inizialmente con un 4-4-2 che in corso d’opera cambia, divenendo un 3-4-3 e più precisamente al 34′ del primo tempo, ossia quando la Reggina aveva già trovato il gol dell’1-0 con Mariani ed era anche in dieci uomini per l’espulsione di Rubal, ma andiamo con ordine.
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Dopo una fase iniziale di studio, al 20′ c’è un lancio di Bombagi nell’area ospite per Costanzo, Moggio respinge come può anticipando il calciatore amaranto e la palla arriva verso Mariani il quale a porta sguarnita insacca di testa. Si sblocca il punteggio al Sant’Agata però tre minuti più tardi il guardialinee richiama l’attezione del direttore di gara, il quale in maniera decisa manda sotto la doccia il centrale amaranto Rubal, reo probabilmente di avere rifilato una gomitata a palla lontana ad un giocatore della Juve Stabia. Reggina in inferiorità numerica dunque e Juve Stabia che però non ne approfitta. Foglia Manzillo decide allora di puntare sul 3-4-3 togliendo Pastore ed inserendo Padulano, con la conseguenza che per gli amaranto si aprono le praterie. Al 37′ Mariani perde l’attimo buono a tu per tu contro il portiere avversario, e su azione fotocopia al 41′ insacca il 2-0. Bombagi recupera palla a centrocampo ai danni di Gargiulo e mette in movimento il compagno di squadra, che stavolta rimane freddo e piazza nell’angolino alla sinistra di Moggio.Di fatto il primo tempo si chiude così.
La ripresa inizia con un cambio nelle file della Juve Stabia, che non altera la loro disposizione tattica, con l’ingresso di Festa per Gargiulo. Anche il copione del match rimane pressocchè uguale, con il primo squillo dalle parti di Moggio che porta la firma di Costanzo (migliore in campo), che si accentra e tira di poco al lato dopo due minuti. Al 3′ la Reggina mette in ghiaccio la gara: Catanese pressa bene e ruba palla ai 20 metri, siede un avversario e si presenta da solo davanti a Moggio; il suo primo tentativo è respinto dal portiere che non può nulla sul tape-in dello stesso Catanese. La Juve Stabia però non si da per vinta. Al 5′ Leone prima e Nucera poi sventano il pericolo nell’area piccola, mentre all’8′ il bravo portierino reggino è costretto a raccoglire il pallone in fondo al sacco. Contropiede ben orchestrato dai campani, con Saracco che smarca al volo di tacco Padulano, il quale fa ventimetri palla al piede prima di insaccare.
Dopo il “consueto” valzer delle sostituzioni, si segnalano un paio di sortite offensive ancora di Costanzo, oltre gli attivissimi Akuku e Maimone, quest’ultimo che fallisce almeno due ghiottissime occasioni da gol. La Juve Stabia non ci crede neppure e commette anche tanti errori soprattutto in fase di ripartenza, quando una Reggina stanca e con l’uomo in meno, lascia qualche piccolo varco di troppo. Solo all’ultimo minuto di recupero, Sorriso va vicino al gol del 3-2, ma la palla è alta.
Costanzo come detto è il migliore in campo, ma da segnalare anche che Menge Ngomba e Bombagi (quest’ultimo, ‘prestato’ dalla prima squadra) sono due veri “lussi” per questo campionato. Non hanno sbagliato un pallone ed hanno sempre agito a beneficio dei compagni e mai cercando la giocata personale. I ragazzotti di Venuto crescono, vincono e divertono. Ne vedremo delle belle anche quest’anno.
Fabrizio Cantarella – reggionelpallone.it –
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