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FORMAZIONI INIZIALI: Breda in attacco sceglie Ceravolo al posto di Campagnacci, D’Alessandro recupera dall’infortunio della settimana scorsa e torna titolare sulla fascia destra, per il resto nessuna sorpresa. Aglietti conferma le impressioni della vigilia e passa al 4-3-3, Coralli in attacco è affiancato da Tavano sulla sinistra e Saponara sulla destra, Signorelli preferito a Moro in mezzo al campo.
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INIZIO DA INCUBO: La Reggina rimane negli spogliatoi, l’Empoli sentitamente ringrazia. Nei primi 10 minuti amaranto sulle nuvole, gli avversari ne approfittano segnando due reti. Al 4’ è Saponara a portare in vantaggio l’Empoli ribattendo in rete da pochi passi la corta respinta di Kovacsik (non esemplare) sul tiro di Tavano. Nemmeno cinque minuti è arriva il raddoppio, con un tiro preciso di Signorelli che si insacca vicino all’incrocio. Reggina confusa e imbambolata, partita quasi compromessa dopo nemmeno dieci minuti, una manna per l’Empoli che inizia in discesa una gara da sospiri profondi visto il momento difficile. A pagare per tutti è Rizzo, tra i meno lucidi: Breda lo toglie poco dopo il quarto d’ora facendo entrare BarillÃ
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ATTACCO A SALVE: Buona la reazione della Reggina che decide di svestire i panni dello sparring-partner. Il più incisivo è Ceravolo che nel giro di 15 minuti ci prova tre volte ma le conclusioni a giro finiscono sempre alte sopra la traversa. Amaranto padroni del campo soprattutto sul centro-sinistra, l’asse Rizzato-Ceravolo fa a pezzi la retroguardia empolese senza però riuscire a capitalizzare nemmeno un occasione. Ci prova Bonazzoli senza fortuna, anche Rizzato entra nel ‘club’ degli sciuponi, non arriva nemmeno il gol del 2 a 1 che avrebbe riaperto la partita. Gli ultimi due minuti servono per capire una volta di più che non è serata: prima Bonazzoli da zero metri manca di un soffio la precisa punizione di Emerson, poco dopo un tiro dalla lunga distanza dello stesso difensore brasiliano sfiora il palo alla sinistra di Pelagotti. Finisce il primo tempo, la Reggina è sotto di due reti ma non capisce perché.
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GOL, PARTITA, INCONTRO: La ripresa inizia con lo stesso refrain del primo tempo: la Reggina gioca e attacca, l’Empoli si chiude in difesa e conta il passare dei minuti. Gli amaranto però non hanno la stessa verve dell’ultima mezz’ora della prima frazione, Breda interviene inserendo Ragusa al posto di Marino. Nemmeno il tempo di rimodulare la squadra dopo il cambio che la Reggina subisce il colpo decisivo: Tavano lanciato a rete trova un Kovacsik in ‘libera uscita’, il pallonetto dell’attaccante toscano chiude la contesa, 3 a 0 e partita in ghiaccio per i padroni di casa. Gli amaranto subiscono il contraccolpo e complice uno schieramento ultra-offensivo rischiano l’imbarcata totale, ma prima Moro e poi Coralli mancano il poker.
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RISVEGLIO FINALE: La traversa colpita da Ceravolo è l’indizio conclusivo della serata nera vissuta dagli attaccanti amaranto, prima dell’ormai inaspettata sfuriata finale. Breda inserisce Campagnacci al posto di De Rose e presenta un inedito 4-2-4, tanto caro a Conte e Ventura, che dà i suoi frutti. Prima Campagnacci con un bel guizzo sulla sinistra offre a Missiroli il pallone del 3 a 1, il centrocampista amaranto non sbaglia. In pieno recupero è il turno di Ragusa, lesto a raccogliere la respinta di Pelagotti su tiro di Campagnacci. La Reggina crede nel miracolo, l’Empoli terrorizzato guarda l’orologio. Non c’è più tempo, i toscani battono 3 a 2 gli uomini di Breda ed escono dalla crisi. Di risultati, non certo di gioco. Una buona Reggina deve disperarsi per la dormita iniziale e per le numerose facili occasioni gettate al vento. Dopo Padova, un altro festival dell’errore. Solo un caso?
Pasquale Romano-rnp
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