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Pari e musi lunghi, al termine dell’anticipo di ieri sera tra Vicenza e Livorno. Il risultato finale, di certo non serve a Baldini, la cui posizione sulla panchina veneta è sempre in bilico, ma tutto sommato non soddisfa neanche Novellino, visto che i labronici avrebbero potuto approfittare maggiormente dei problemi avversari. Pronti via, e gli amaranto di Toscana sono già in vantaggio: il solito Dionisi duetta con Rampi, e da sinistra lascia partire un tiro che trafigge Frison, con quest’ultimo non del tutto esente da colpe. Trovato il gol, gli ospiti sembrano assoluti padroni del campo: Genevier al 4′ chiama Frison alla risposta in angolo, e Barone che al 9′ si vede annullare la rete del raddoppio, per una carica ai danni dello stesso portiere locale. I minuti passano, ma la musica non cambia: un ispirato Barone prova a mettere in ghiacco la partita,ma Frison riscatta la mezza incertezza su Dionisi, sbarrando la strada anche al centrocampista campione del mondo. Stordito e fischiato dai suoi tifosi, il Vicenza pareggia alla prima vera occasione: la difesa amaranto si fa sorprendere sul corner di Paro, consentendo a Rigoni la stoccata vincente.
Nella ripresa, per circa mezz’ora è nuovamente il Livorno a fare la voce grossa, con Paulinho che prima colpisce il palo, e poi chiama Frison al terzo intervento importante della serata. La sveglia, per i padroni di casa, suona solo nel finale: al 29′ Gavazzi manda a lato di poco, mentre al 35′ Bardi è chiamato al primo vero intervento della sua partita, sulla conclusione di Tulli.
Finisce 1-1, con i fischi del Menti che diventano assordanti, e con la curva vicentina che contesta platealmente i propri calciatori.
reggionelpallone.it
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