Capo Sud, tra rammarico e segnali incoraggianti

Una squadra nata pochi anni fa, contro una che sul finire degli anni ’90 battagliava con il Crotone 

 

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per la conquista della C2. La matricola melitese contro il blasone locrese, per un match che qualcuno ha defiinito il classico ‘Davide contro Golia’. Dalla ruota del ‘Saverio Spinella’, domenica scorsa è uscito il segno x. Punto guadagnato? Macchè. La Capo Sud  ha ter minato la gara con l’amaro in bocca, per non  aver saputo capitalizzare l’ottima mole di gioco del secondo tempo, soprattutto per aver sciupato malamente con Neri  un calcio di rigore. Se a questo aggiungiamo che gli ultimi 2o minuti hanno visto i melitesi giocare in superiorità numerica, allora i rimpianti aumentano, pur considerando il valore di un avversario costruito per fare lla voce grossa e tentare la scalata verso il ritorno in Promozione.

E’ una Capo Sud diesel, quella vista fin qui. Anche contro l’Africo, in Coppa Calabria, i bianco verdi sono partiti col freno a mano tirato nel primo tempo, per poi uscire alla distanza nella ripresa, creando tantissimo e concedendo poco o nulla.  A confermare quest’ultima analisi, le posizioni dei singoli. Totò Pina parte da terzino sinistro passando a ‘raffinato geometra’ che detta i tempi al centrocampo, mentre Principato e Costantino inizialmente faticano per poi  cominciare a dare profondità e dinamismo col passare dei minuti. Rimanendo in tema, contro gli amaranto jonici va segnalato l’ottimo esordio di Panagia, che non ha mai sprecato un pallone, duettando in maniera efficace con gli esterni.

Domani, sotto con la BenestarNatilese: una trasferta molto insidiosa,  in quanto nella prima giornata i ragazzi del Presidente Sergi sono andai ad espugnare il campo dell’Africo. La Capo Sud vista  domenica scorsa tuttavia, può dire la sua contro qualsiasi avversario.

Vincenzo Morabito-reggionelpallone.it