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Una volta retrocesso in serie B, il d.s. del Bari Guido Angelozzi non ha mai nascosto i gravi disagi finanziari della società pugliese. Un’abbondante ‘cura dimagrante’ in sede di mercato ha permesso al club di ottenere ricavi per 14 milioni (nei prossimi tre anni) e sgravare per più del 50% il monte ingaggi. Questi introiti sommati al ‘paracadute’ di circa 7 milioni di euro sembrano però non bastare per garantire la tranquillità economica.
Entro il prossimo 30 settembre la società pugliese dovrà saldare alcune pendenze relative a stipendi dei mesi scorsi, vale a dire aprile, maggio e giugno 2011. Al lordo si tratta di una cifra vicina agli 8 milioni di euro, non disponibile al momento nelle casse societarie. Al termine dello scorso campionato, la quasi totalità dei giocatori accettarono una spalmatura dell’ingaggio, strada difficilmente ripercorribile, cosi come non ci saranno altre esposizioni da parte del dimissionario Matarrese. Non rimane che chiedere aiuto alle banche, questo il compito affidato all’amministratore unico Claudio Garzelli il quale ha intavolato una trattativa con la Banca Popolare di Bari. Il tempo stringe, entro dieci giorni bisognerà trovare una soluzione, la ‘scure’ della penalizzazione è in agguato.
rnp – (fonte: tuttobari.com)
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