ReggioSud-Bocale è stata la guerra dei mondi. Due mondi paralleli che possono vantare capacità di sintesi {source}
<object width=”550″ height=”120″ data=”dati/media/adv/banner_frascati.swf” type=”application/x-shockwave-flash”> <param name=”src” value=”dati/media/adv/banner_frascati.swf” /> <param name=”wmode” value=”transparent” /> <param name=”base” value=”/” /> <param name=”name” value=”banner_frascati.swf” /> </object> </p>
{/source}
Â
calcistica differenti ma vincenti. La prima si è dimostrata una grande squadra: ha vinto praticamente tirando in porta solo da palla inattiva, e ha gestito il risultato con i denti. E’ la legge del calcio. E della sopravvivenza applicata. Se vuoi essere una protagonista, devi vincere anche così. “Lì ci sono i tre punti“, ti dicono “valli a prendere. Come lo fai non mi interessa“. Nessun dubbio che atri e ventricoli, a lungo andare, cederebbero. Ma alla prima di campionato, con un caldo che ti spompa, fai tesoro e aumenti l’autostima che, pensando che restano ancora ventinove incontri, serve più della convinzione di aver fatto una bella partita.
Â
Due i lati positivi evidenziati sabato scorso dal ReggioSud: la tenuta caratteriale e una difesa atomica. Foti, Alampi, Bevilacqua, Neri: quattro così, messi davanti a uno dell’esperienza di Saviano, diventano quasi impermeabili. E sugli spalti c’era Di Giacomantonio, il cui ritorno al ReggioSud dopo l’esperienza alla Valle è stato definito dal presidente Bruno Leo “ciliegina sulla torta del calciomercato“. Qui siamo davanti al sogno di ogni allenatore: l’imbarazzo della scelta. Foti è un fuoriquota che fa la differenza; Bevilacqua è il collante che, ormai da diversi anni, si dimostra un lusso per la Promozione; Neri è la corsa. Abbiamo saltato volutamente Alampi: l’ex Africo merita un capitolo a sé. Come ha confermato lo stesso Bruno Leo, il ragazzo ha avuto dei piccoli problemi di inserimento in gruppo. Essere catapultato da titolare, in una partita così, è il classico esame di maturità . Se ti va bene, rientri nei ranghi, ti prendi il tuo posto e amici come prima. Se ti va male, metti caso un disimpegno sbagliato, sei giubilato. La grande prova, però, ora lo pone come uno dei seri candidati alla riconferma contro la Pro Catanzaro. Storie di calcio.
Â
Capitolo rimproveri. D’Ascola, dopo una caterva di prove da folletto imprendibile (il 6 e mezzo era il voto minimo), ha scoperto il sapore di un’insufficienza. Troppo nervoso, alla distanza ha perso il confronto con Pileio prima e Scopelliti poi, quando mister Rotondo ha visto bene di invertire la corsia preferenziale. Anche Chirico e Marino non sono sembrati i soliti attaccanti di categoria superiore: il primo è stato per lunghi tratti lontano dalla manovra; il secondo ha “aggiustato” una prova abulica con il gol della vittoria. Premio alla freddezza.
Â
Dopo la faticaccia contro il Bocale, un altro duro test si pone all’orizzonte per gli uomini di Rotondo. La dura trasferta contro la Pro Catanzaro attende Marino e compagni. Nella prima partita, la super-difesa del Cittanova ha fatto sì che i catanzaresi non andassero oltre lo 0 a 0. Il ReggioSud, esperto in difensiva, deve però trovare delle conferme non solo sul piano del risultato, bensì anche del gioco. Reggio e Catanzaro si accingono a sfidarsi per una corona che va ben oltre la simbologia corrente: la scelta della città che farà da bussola per il resto del campionato.
Francesco Mansueto-Reggionelpallone.it
Â
Â
Â
Â
Â
Â
Â
Commenti