Una società e una famiglia nell’angoscia: sono ore di forte apprensione a Castellamare di Stabia. Savio Nsereko, ugandese naturalizzato tedesco, è sparito nel nulla da una settimana. L’ultimo ad avere sue notizie è il tecnico delle ‘vespe’, Piero Braglia, il quale ha dichiarato di aver ricevuto la scorsa settimana un sms da Savio dai “contenuti personali, nel quale mi spiegava che non sarebbe potuto venire ad allenarsi”. Bastianelli, procuratore del giocatore, sta provando in tutti i modi ad avere sue notizie, senza alcun risultato: incredulo e preoccupato, non riesce a spiegarsi il motivo di tale gesto.
C’è da dire che già Savio non è nuovo a fughe improvvise: già in Germania, quando militava nelle giovanili del 1860, fu protagonista di un episodio simile. La differenza è che allora fu ritrovato dopo qualche giorno a casa della sorella, in questo caso invece nemmeno i familiari hanno sue notizie. Come in un perfetto giallo arrivano misteri e voci incontrollate a rincarare la dose. Il d.s. dello Juve Stabia, Somma, parla di “due persone mai viste prime, arrivate al campo per parlare con Savio” qualche giorno prima della sua sparizione. Il custode dello stadio ‘Menti’ afferma che i due individui “si sono presentati come poliziotti. Dopo aver parlato qualche minuto con Savio, sono andati via in tutta fretta”.
Passati i giorni, la preoccupazione è cresciuta sensibilmente: il club ha presentato denuncia di scomparsa al commissariato, la famiglia in cerca di notizie utili sta setacciando il ‘sottobosco’ di Savio, fatto di amici, conoscenti, vecchi compagni di squadra ed ex fidanzate. Al momento c’è solo una società incredula, un procuratore sbigottito e una famiglia che piange disperata. Si spera da un momento all’altro che Savio ritorni dal buio che lo ha inghiottito.
Pa.Rom – rnp
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