Serie B, il pagellone del mercato: LE PROMOSSE

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Terza e ultima parte delle pagelle di RNP, relativa alle squadre che hanno superato a pieni voti ‘l’esame’ del calciomercato:

SAMPDORIA: La cosa più probabile è che Garrone e il nuovo d.s. Sensibile non si siano resi conto della retrocessione in serie B. Solo cosi si spiegano due ‘pazzie’ di mercato come Romero, portiere titolare della nazionale argentina e Foggia, risceso in B dopo sei anni di onorata carriera nel massimo campionato. In attacco, rimasti due pezzi da novanta come Pozzi e Maccarone, sono arrivati Piovaccari e Bertani, coppia da 40 gol nello scorso campionato, impossibile trovare di meglio. Tenuti Gastaldello e Palombo nonostante le numerose richieste, la fascia sinistra è stata sistemata con Castellini. In difesa è arrivato Costa, protagonista con la Reggina un anno fa. Dalla squadra amaranto arriva anche il tecnico Atzori, a cui Sensibile, chiavi in mano, ha consegnato una fuoriserie. Da guidare in maniera spedita verso la serie A.   VOTO 9 (REGINA DEL MERCATO)

 

PADOVA: ‘Per fermarlo, bisognerebbe sparargli’, questa la metafora, un po’ pesante, spesso utilizzata per indicare un’ala inarrestabile. Discorso simile si potrebbe fare per Rino Foschi, scatenato in sede di mercato. Dopo la ‘banda di giovanotti’ arrivata dal Genoa (Lazarevic, Perin, Hellenius e Jelenic) il d.s. dei veneti ha blindato il centrocampo con due vecchietti come Marcolini e Milanetto, più il massiccio Osuji. In difesa sono arrivati Schiavi dal Vicenza e Donati dall’Inter, più Pellizzoli come guardiano dei pali. Non potevano mancare altri colpi nel settore avanzato: Ruopolo, dall’Atalanta, è stato il primo a sbarcare in Veneto. Poi è stato il turno di Cutolo, funambolico la scorsa stagione a Crotone con il suo magico sinistro. Il botto finale è arrivato due giorni prima del gong: dopo un lungo inseguimento Cacia è finito alla corte di Dal Canto, tecnico confermatissimo dopo l’entusiasmante seconda parte di stagione dello scorso campionato. La serie A, svanita nella finale di ritorno, è nuovamente a portata di mano dopo un mercato ‘monstre’. Se verrà mancata, chi lo ferma poi a Foschi?  VOTO 8

 

TORINO: Un premio a Cairo andrebbe dato già in partenza, come riconoscimento per l’incredibile abnegazione che lo porta a stravolgere tutto ogni anno, dopo l’ennesimo progetto andato a rotoli. Questa volta il presidente granata si è affidato al manico esperto di Ventura, ‘lupo di mare’ che con la sua esperienza potrà caricare o smorzare gli animi, sempre in subbuglio, di una piazza tumultuosa come quella di Torino. Dopo una telenovela con più puntate di ‘Beautiful’ Ogbonna e Bianchi sono rimasti, si tratta due lussi per la categoria. Il difensore azzurro è l’unico superstite di un reparto ricostruito da zero, con Coppola tra i pali, Darmian e Parisi sulle fasce, il polacco Glik in mezzo. Anche in mezzo al campo volti nuovi: sono arrivati Basha dall’Atalanta, Vives dal Lecce e Iori dal Chievo. Un treno carico di ali è il regalo che Cairo e Petrachi hanno voluto fare al tecnico,sempre molto incline agli esterni offensivi. Guberti, Stevanovic, Verdi, Surraco e Oduamadi il plotone che si alternerà sui due lati, affiancando le punte. In attacco, confermati Bianchi e Antenucci, è tornato il figliol prodigo Ebagua, esploso a Varese dopo aver fatto la trafila in granata.  Una squadra completamente ricostruita, soltanto l’obiettivo rimane lo stesso: Serie A. In caso contrario c’è da credere che Cairo non si arrenderà nemmeno questa volta. VOTO 8

 

REGGINA: Un mercato piuttosto bloccato dal numero elevato di tesserati, quasi 50, e da una situazione generale del calcio italiana tutt’altro che florida. Partiti Acerbi (già venduto al Genoa lo scorso gennaio) Costa e Puggioni, la difesa è stata ricostruita con Marino, positivo l’anno scorso ad Ascoli, ed Emerson, giunto in B a trent’anni suonati, dopo più di un lustro trascorso tra Dilettanti e Lega Pro. Rischiosa la scelta di affidare la porta all’ungherese Kovacsik, promettente ma forse ancora non pronto per un campionato da titolare in B. Pochi gli acquisti di spicco, sono arrivati giovani come Ragusa, Ruggeri e all’ultimo respiro D’Alessandro e Bini. I colpi migliori la Reggina però li ha messi a segno trattenendo tutti i big tra centrocampo e attacco: Nicolas Viola, Missiroli, Rizzato, Ceravolo e Bonazzoli costituiscono un’ossatura di prim’ordine, e che potrà ripetere l’ottimo scorso campionato. A guidare il gruppo Breda, tornato in amaranto dopo l’esperienza con la Salernitana.  VOTO 7

 

VERONA: Pochi acquisti, ma buoni. Il Verona, una volta promosso in B, ha inserito giocatori di qualità nei reparti consideranti carenti. In difesa sono arrivati Mareco dal Brescia e Pugliese dal Varese, i due colpi più importanti sono stati riservati al reparto offensivo. Juan Ignacio Gomez, dopo le 18 reti dello scorso campionato segnati con la maglia del Gubbio, è pronto a misurarsi con il campionato cadetto. Sasa Bjelanovic, al termine di un tira e molla durato tutta l’estate, alla fine si è ricongiunto con il tecnico Mandorlini, con lui al Cluj. L’attacco è il reparto che da più garanzie, ma anche difesa e centrocampo sono all’altezza della categoria. Tra le neopromosse è quella che ha lavorato meglio in sede di mercato, la salvezza non dovrebbe sfuggire.  VOTO 7

 

EMPOLI: Tempo di ritorni in casa empolese. Confermato il tecnico Aglietti e quasi tutti i baby della ‘cantera’ bianco blu (Fabbrini e Musacci sono migrati altrove), l’Empoli ha fatto tornare all’ovile Buscè e Tavano, due nomi una garanzia. La loro esperienza potrà aiutare un gruppo che l’anno scorso si è sfaldato sul più bello proprio perché inesperto e ancora non pronto per lottare a certi livelli. Anche Dumitru ha fatto il percorso inverso dopo l’anno trascorso a Napoli, mentre per la fascia sinistra è arrivato Fatic dal Chievo. Nonostante un avvio non facilissimo, i toscani potranno dire la loro nella zona play-off.   VOTO 7

 

PESCARA: Evviva è tornata Zemanlandia. Il carrozzone del boemo conosce un’altra piazza, quella di Pescara. Coraggiosi i dirigenti abruzzesi nel puntare sull’ex tecnico di Lazio e Roma, finito addirittura in Lega Pro per amore del Foggia e per qualche flop di troppo in panchina. Solita ‘marmaglia’ di baby giocatori pronti ad apprendere tra nuvole di fumo i segreti offensivi del boemo. Immobile (in prestito dalla Juve) e Insigne pronti a fare sfracelli in attacco, la partenza è stata anche superiore alle previsioni. In difesa sono arrivati Brosco e Romagnoli, quest’ultimo già con Zeman a Foggia. Due gli enigmi che accompagnano tutte le squadre del boemo: la tenuta fisica a lunga distanza e i gol subiti, quasi sempre in quantità industriale. La certezza è che, come sempre, ci sarà da divertirsi: un personaggio simile non può rimanere fuori dal calcio italiano.  VOTO 7

Pasquale Romano- rnp