Nel derby con il Bocale, ad un certo punto, gli avversari non gravitavano neanche più dalla sue parti. {source}
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Forte fisicamente, preciso e puntuale in ogni intervento: Antonio Foti, difensore classe 1994, è stato il migliore in campo. Ha annullato Amodio e si è spinto più volte nella trequarti avversaria, anche se poi la squadra non sempre ha assitito le sue folate. Un elemento fondamentale nello schacchiere di Rotondo che punta a migliorarsi per dare manforte ai compagni nella corsa al vertice del campionato di Promozione.
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Si vince soffrendo, è l’anno giusto– “Come ha detto ai vostri microfoni il presidente Bruno Leo, se si vince soffrendo può essere davvero l’annata decisiva. Abbiamo faticato forse più del dovuto, contro una squadra che, comunque, considero tra le migliori del campionato. Per quanto visto in campo, loro sono stati superiori. Abbiamo giocato sotto tono rispetto alle prime uscite stagionali, vedi la Coppa Italia, ma l’importante è che alla fine siano arrivati questi tre punti preziosissimi che ci danno slancio in vista del prossimo match contro la Pro Catanzaro, altra big del girone“.
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Obiettivo alla nostra altezza – “Siamo una delle più forti squadre del torneo, possiamo e dobbiamo puntare al raggiungimento di traguardi importanti. Non è nel mio dna sbilanciarmi, ma questa squadra può arrivare davvero molto in alto“.
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Mister Rotondo – “E’ un allenatore preparato, che ha un buona esperienza e che sa valorizzare i giovani. Una cosa che mi ha colpito è la determinazione che mette in quello che fa, oltre che, ripeto, il fatto che lavori molto per migliorare le qualità dei suoi under“.
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Sudare – “Posto garantito? No, non mi monto la testa per una partita giocata bene. Dovrò faticare e mettermi sempre in luce agli occhi del mister e della società . Allenamento dopo allenamento devo battere la concorrenza e, allora sì, potrò pensare di essermi meritato il posto da titolare. La maglia va sudata. I presupposti per far bene ci sono“.
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Francesco Mansueto – Reggionelpallone.it
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