{source}
<object width=”550″ height=”120″ data=”dati/media/adv/banner_frascati.swf” type=”application/x-shockwave-flash”> <param name=”src” value=”dati/media/adv/banner_frascati.swf” /> <param name=”wmode” value=”transparent” /> <param name=”base” value=”/” /> <param name=”name” value=”banner_frascati.swf” /> </object> </p>
{/source}
Prima parte del pagellone di RNP sul mercato del campionato cadetto. Per iniziare, le bocciate:
ALBINOLEFFE: Rivoluzione silenziosa in quel di Bergamo. Il day after Mondonico (si spera in un suo ritorno, salute permettendo) porta con sè una valigia carica di dubbi. Numerosi i giocatori lasciati in regime di svincolo, liberi di accasarsi altrove: Sala,Bombardini, Mingazzini, Cristiano Zenoni, più gli ultra-stagionati Garlini e Passoni. Un mare di esperienza prosciugato. In attacco si spera nella freschezza di Girasole e Cocco, in mezzo al campo sono rimasti Hatemaj e Previtali a promulgare il vecchio verbo. Il mercato in entrata non ha regalato nessun fremito: qualche giovane promettente e nulla più. Troppo poco, anche se la salvezza non è irrangiungibile. VOTO 5,5.
JUVE STABIA: Bel colpo l’acquisto di Danilevicius. Attorno il nulla, o quasi. Insieme all’attaccante lituano sono arrivati giovani promettenti come Biraghi, Zaza e Zito. Sulla carta interessante l’innesto di Savio dalla Fiorentina, il giocatore però ha già dato i primi segni di ‘squilibrio’, abbandonando il ritiro due volte. Preoccupa in particolar modo la difesa, priva di un marinaio che abbia navigato più volte i mari della B. Braglia avrà il suo bel da fare per cercare di ottenere la salvezza. VOTO 5,5.
VICENZA: Forse sottovalutata la partenza di Schiavi, uno dei migliori difensori del campionato cadetto, si tratta però dell’unica cessione di rilievo. Il gruppo della passata stagione è rimasto sostanzialmente invariato, la parola d’ordine di quest’anno è: scommessa. Coraggiosa la scelta di affidarsi a Baldini, tecnico finito nel tubo catodico dopo alcune esperienze amare. Stesso discorso per Alemao e Paolucci (una conferma e un nuovo arrivo), entrambi sperano nell’anno del rilancio. In mezzo al campo si tengono incrociate le dita: Paro, salvo infortuni, può ritornare sui livelli di qualche stagione fa. Squadra che non ha gravi difetti, se non quello di aver, forse, scommesso troppo: se la posta in palio sono i play-off, le fiches sembrano essere poche. VOTO 5,5.
VARESE: “Da qui se ne vanno tutti”, sembra la canzone di Caparezza. La malinconia deriva dalla partenza di Sannino, l’uomo del ‘fun cool’, colui che aveva reso lo stadio di casa impenetrabile. Via anche il d.s. Sogliano e alcuni giocatori fondamentali come Ebagua e Pisano. Il nuovo che avanza si chiama Benny Carbone, già in difficoltà dopo le prime giornate. Sistemata la difesa con gli arrivi di Troest, Terlizzi e Cacciatore, i problemi derivano soprattutto dalla cintola in su. L’ultimo giorno di mercato è fallito l’assalto a Tiribocchi, attaccante che avrebbe risolto parecchi problemi. Cellini e Martinetti i ‘ripieghi’, toccherà a loro cercare di non far rimpiangere Ebagua. Ciclo finito? L’esodo di dirigenti, allenatori (l’ex primavera Mangia con il Palermo batte i campioni del mondo) e giocatori verso altri lidi sembrerebbe confermarlo. VOTO 5.
LIVORNO: Partito Tavano, il sostituto è stato trovato in casa: si tratta di Paulihno, di ritorno dal Sorrento. Da ligure doc il presidente Spinelli, dopo aver confermato Novellino, ha chiuso a doppia mandata la cassaforte. Nessun esborso, la crisi a Livorno soffia più forte. In arrivo quasi esclusivamente prestiti: dall’Inter Bardi e Siligardi, dal Milan Filkor, dal Siena Genevier. In mezzo al campo preso Barone, passato in quattro anni dal trionfo mondiale di Berlino ai campetti riservati agli svincolati. Qualche conferma di qualità (Knezevic e Dionisi su tutti) non può spostare la realtà di un mercato senza nessuno squillo. Per la A serve un miracolo. Aiuterebbe molto tirare fuori i soldi. Spinelli per gennaio prepari il portafoglio, o le candele. VOTO 5.
CITTADELLA: Riuscirà il Cittadella a trovare l’erede di Piovaccari? Maah. Nel senso di Robert Maah, attaccante proveniente dal Como. A lui, Di Nardo e Da Carmine l’ingrato compito di sostituire il bomber finito alla Sampdoria. Dalla Lega Pro due acquisti per la difesa: Vitofrancesco (Cremonese) e Pellizzer (Bassano). Oltre a Piovaccari l’attacco è orfano del promettente Gabbiadini, tornato all’Atalanta. In mezzo al campo pesa la partenza di Dalla Bona, uomo-chiave di Foscarini nelle passate stagioni: nel reparto mediano si spera nell’esplosione di Branzani, prelevato dalla Sampdoria. Come al solito si punta alla permanenza in B: negli ultimi anni Ardemagni e Piovaccari avevano salvato la baracca, se non spunta un nuovo uomo-gol sarà dura. VOTO 5.
GUBBIO: Tra le neopromosse, è senza dubbio quella più in difficoltà, lo conferma la casella vuota alla voce ‘punti’ dopo quattro giornate. Gigi Simoni ha provatoa fare le nozze con i fichi, ma il portafoglio piangeva ininterrottamente. A vivacizzare un mercato senza neanche gli spiccioli i prestiti di giovanotti promettenti come Buchel e Giannetti dalla Juve, Mendicino dalla Lazio, Caracciolo dal Genoa, Ciofani, Paonessa e Lunardini dal Parma, Ragatzu dal Cagliari. Una squadra in prestito e con un esperienza in B vicina allo zero assoluto. Il risultato è che si rischia seriamente un ‘prestito’ di dieci mesi nel campionato cadetto. VOTO 5.
p.r. – rnp
Commenti