Il futuro è fortemente in bilico, ma Simone Missiroli crede ancora nel progetto Reggina, e se dovesse rimanere in riva allo Stretto, non lo farebbe certo con lo spirito di chi si sente ‘separato in casa’. Di seguito, tutti i passaggi della conferenza tenuta oggi dal centrocampista.
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CASO RIENTRATO: “A cosa era dovuto il mio allontanamento? In un primo momento non ci siamo capiti con il presidente, c’è stato un fraintendimeno. Dopo abbiamo avuto un confronto pacato e sereno, adesso è tutto ok, sono di nuovo pronto a lottare per questa maglia“.
DI NUOVO A CASA: “Mi sento di nuovo a casa, il gruppo è quasi lo stesso della passata stagione. Ripetersi sarà dura, sappiamo bene che bisogna cancellare quanto abbiamo fatto nello scorso campionato, bisognerà ricominciare daccapo con la stessa grinta e determinazione“.
CAGLIARI? IL PASSATO: “Mi ha sorpreso la decisione della società sarda di non riscattarmi, sono sceso in campo sedici volte e penso di aver dato il mio contributo. Adesso però non voglio più pensare al passato, spero di poter tornare presto in serie A“.
TRA PADOVA E SAMP: “Sampdoria e Padova sono le due squadre più interessate a me? Questo lo dicono i giornali, ma di offerte ufficiali non ne sono arrivate. Chi sceglierei? Non lo so, sono due ottime squadre, certamente con mister Atzori c’è stima e affetto reciproco. Il mercato è imprevedibile, fino al 31 agosto può accadere di tutto, ma sono pronto anche a rimanere”.
PROGETTO DA SEGUIRE: “Se credo ancora nel progetto della Reggina? Si, questa squadra l’anno scorso ha disputato un ottimo campionato, bisogna continuare sulla valorizzazione dei talenti del settore giovanile. Non è ancora certo se rimarrò ma in ogni caso rimane un percorso positivo, che bisogna continuare a seguire”.
BREDA E ATZORI DIVERSI: “Le differenze tra il tecnico dell’anno scorso e quello di quest’anno si avvertono. Si tratta di due allenatori con caratteri diversi, Atzori è più deciso e sanguigno, Breda invece è più pacato. Lavorano entrambi molto con la tattica, sono preparati e validi”.
TENSIONE ECCESSIVA: “Ieri si è visto un po’ di nervosismo in campo, la Viterbese non ci stava a perdere e non tirava mai indietro la gamba, noi non potevamo stare a guardare. Giocatori nervosi perché distratti da voci di mercato? Non credo, siamo tutti professionisti e abituati a essere abbinati oggi ad una società e domani ad un’altra”.
IN FORMA: “Mi sento bene fisicamente, nonostante mi sia allenato da solo al S.Agata. Ieri ho disputato un buon primo tempo, poi le energie mi sono mancate ma è normale, non ho ancora i 90’ nelle gambe. Il mio ruolo? Il mister ci ha chiesto di svariare continuamente lì davanti, io ho agito prevalentemente a destra sulla trequarti”.
MOMENTO NON FACILE: “Ho vissuto periodi migliori, ma per carattere non sono uno che si abbatte, preferisco farmi scivolare addosso critiche o momenti complicati. C’è stata qualche complicazione ma adesso sono più sereno, pronto a lavorare con i compagni e aspettare eventuali trattative di mercato con la massima tranquillità”.
da San Martino al Cimino
Pasquale Romano-reggionelpallone.it
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