Riceviamo e pubblichiamo l’email che il sig. Brancati, mister del Condofuri, ha inviato alla nostra Redazione. Al centro
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dell’intervento del tecnico, ovviamente, la gara di domenica tra Virtus Villese e Condofuri.
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Voglio fare una premessa: le accuse che mi vengono mosse sono del tutto infondate. All’andata, a Condofuri, dopo la mia espulsione , sono andato fra i nostri tifosi ,e ci sono stati degli “sfottò “ nei confronti di un loro giocatore visto la sua continua provocazione con atteggiamenti e parole ingiuriose . Nessuno, nonostante il settore unico del comunale di Condofuri è arrivato o ha osato usare le mani. A Villa è successo. Nonostante la divisione.
C’ era tanta gente domenica al Santoro. Famiglie: bambini, mamme, padri e nonni. Più altri tifosi che volevano assistere ad una finale, anche se solo di terza categoria. Per tutta la settimana i nostri ragazzi erano eccitati al sol pensiero di giocare contro la Villese, in un campo così bello. Durante gli allenamenti, mentre provavamo gli schemi per la finale, abbiamo chiesto sempre ai ragazzi di portare il massimo rispetto ai giocatori e società avversaria. Conosciamo i nostri giocatori. Sappiamo che sono educati. Ma sapevamo che la partita sarebbe stata tesa, e per questo abbiamo preferito essere chiari. Hanno risposto positivamente. Domenica alle 15 partiamo per Villa. Ci sono tanti tifosi che ci seguono, due pullman. Composti in maggior parte da genitori dei ragazzi e parenti, più altri tifosi che hanno seguito per tutta la stagione le nostre trasferte.
Arriviamo a Villa e, quando quel cancello di apre, sentiamo e vediamo negli occhi di ogni ragazzo l’emozione. Erano felici di essere là . Di giocare la finale contro la Villese. Alle 17 inizia la partita. E fino al gol di Favasuli la situazione era tranquilla. Gli sfottò della tifoseria nero verde fanno parte del gioco. Ma l’ aggressione no. La violenza non fa parte dello sport. Sono stato colpito alle spalle in un maniera vile e premeditata. Ho un referto ospedaliero che attesta tutto ciò. Sei giorni di prognosi non sono pochi per una partita di calcio. Sono troppi, per non dire di più. Fa bene la Virtus Villese a sottolineare che sono stati trattati non bene, ma benissimo a Condofuri. Avremmo voluto dire lo stesso, ma non possiamo.
Chiediamo scusa alla nostra squadra per il comportamento vile ed incivile che hanno ricevuto. Abbiamo avuto paura per la loro incolumità . Perché, se avevano colpito me: potevano farlo con loro e se lo avrebbero  fatto- dato avremmo vinto la partita. E il Presidente Mafrica a questo, da persona responsabile, che prima di tutto ha sempre pensato a salvaguardare ogni singolo ragazzo non lo poteva accettare. Ho fatto da scudo, ne sono fiero. Loro non dovevano essere toccati. Ecco il perché di una scelta dolorosa. Mentre pensavamo a cosa fare, dopo essere stato colpito da un pugno vile, ho visto la faccia di ognuno di loro mentre mi parlavano della finale, mentre la disegnavano con le parole e le loro mani. Poi, appena mi hanno alzato da terra ho visto le loro facce e i loro occhi. Avevano paura. Quella non era più una partita. Lo sport era uscito dal Santoro. Non potevamo chiedergli di continuare. Andavamo solo ad alimentare le loro paure. Quella finale che loro speravano di giocare era finita. La scelta e’ stata di conseguenza presa. Voglio adesso fare i complimenti alla Villese. Hanno diritto ad accedere in seconda categoria poiché hanno vinto la partita, sugli spalti.
La nostra squadra stava dimostrando sul campo la sua superiorità . Avrebbe vinto, ne sono sicuro. E quello sarebbe stato l’unico “schiaffo” che avrei voluto tirare alla Villese. Ma loro lo hanno fatto davvero.
Demetrio Brancati-allenatore Asd Codofuri
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