Non si sono ancora spenti (e non poteva essere diversamente), gli echi relativi alla finale playoff tra
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Virtus Villese e Condofuri, valevole per il girone N di Terza Categoria. Per la cronaca, ricordiamo che la gara di ritorno è stata sospesa dopo i primi 45 minuti: a seguito di alcuni incidenti scoppiati sulle tribune del Santoro, la squadra ospite si è nfatti  rifiutata di scendere in campo per disputare la ripresa.
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Così come abbiamo sempre fatto in caso di versioni diametralmente opposte, diamo ampio spazio a entrambe le società .
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Sergi (Presidente Virtus Villese): “ASSURDO IL RITIRO DEL CONDOFURI. NON ACCETTIAMO ACCUSE, DA CHI HA PROVOCATO”
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Ritengo sia davvero assurdo, far passare quella di Villa San Giovanni come una tifoseria violenta. E’ vero, all’andata siamo stati trattati benissimo, e al Santoro c’era tutta l’intenzione di ricambiare l’ottima accoglienza ricevuta. Quanto  accaduto sugli spalti ovviamente non può che dispiacere, e va certamente condannato: prima di fare la morale però, quelli del Condofuri dovrebbero riflettere, perchè tutto è nato dalle loro continue provocazioni. Il loro allenatore, prima di essere espulso dal campo, aveva insultato e minacciato uno dei nostri giocatori, e lo stesso è successo quando ha preso posto con la tifoseria ospite. Ripeto, siamo dispiaciuti perchè domenica si poteva e si doveva parlare solo di calcio, ma è ingiusto che il Condofuri cerchi di passare come vittima della situazione, anche perchè la loro tifoseria, durante il parapiglia, di certo non è rimasta con le mani in mano. E’ opportuno precisare che gli scontri sono durati pochissimo, e le forze dell’ordine presenti hanno riportato tutto alla normalità : quando il Condofuri si è ritirato, c’erano tutte le condizioni per proseguire la partita. A questo punto, mi viene da pensare che il loro ritiro è stato dettato dal fatto che erano rimasti in 10, vista l’espulsione di un loro calciatore. Al Santoro di Villa non è mai successo nulla, e durante questa stagione tutte le partite casalinghe della Virtus hanno vissuto all’insegna della lealtà e del rispetto dell’avversario.
Analizzando le cose a mente lucida, non è la prima volta che il Condofuri si scaglia contro di noi: già durante la stagione regolare, quando c’è stato il rinvio della partita che ci vedeva di scena nel derby con il Villa San Giuseppe, hanno alzato un polverone, sostenendo che il rinvio era dettato dalla volontà di metterci d’accordo, per danneggiare loro. Insomma, anche quella volta, sulla base del nulla, c’era stato un chiaro tentativo di infangare la storia ed il blasone della Villa calcistica. A quanto riportato finora, vorrei aggiungere che sul campo tutto era filato liscio: si stava giocando una partita correttissima, che secondo me stavamo dominando. Cosa ci aspettiamo dal Giudice Sportivo? Ovviamente il 3-0 a tavolino a favore della nostra squadra, visto che, intendo ribadirlo, la partita si poteva riprendere senza alcun tipo di problema.
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Mafrica (Presidente Condofuri): ” SE LA VIOLENZA PASSERA’ INOSSERVATA, LASCERO’ IL MONDO DEL CALCIO”
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Premetto che all’andata, la nostra società ha trattato la Virtus Villese nel migliore dei modi, così com’è nel nostro costume fare. Abbiamo sempre avuto rispetto verso la società e verso la squadra nero verde, resasi protagonista, proprio come il Condofuri, di una grande stagione. Alla luce di tutto questo, non ci saremmo mai aspettati simili episodi di violenza, durante la gara di ritorno. Il calcio deve essere motivo di festa, deve infondere valori soprattutto verso i più giovani: se questo è calcio, allora noi non ci stiamo. Ho fatto ritirare la squadra, alla fine del primo tempo, perché non c’erano più le condizioni per proseguire la partita, in quanto i miei ragazzi, dopo quanto accaduto a fine primo tempo, non erano più sereni. Provocazioni verbali proveniente dal settore dei tifosi del Condofuri? Qualsiasi provocazione verbale, non giustifica quanto successo dopo, non giustifica un’aggressione così violenta nei confronti del nostro mister, il quale è stato costretto al ricovero in ospedale, con prognosi di 6 giorni per quanto riguarda la guarigione. La cosa che amareggia maggiormente, è che la società di casa non ha fatto quasi nulla per fermare gli aggressori: anche a Condofuri c’è qualche tifoso un pò troppo esagitato, ma queste persone io per primo tendo a controllarle, evitando che creino alcun danno, e spesso e volentieri le faccio sedere accanto a me, per tenerle d’occhio.Â
 Qualche parole di troppo, qualche provocazione o qualche sfottò, sono cose che fanno parte del calcio: la violenza invece, non la tolleriamo. Adesso, attendiamo con serenità la decisione del Giudice Sportivo: sia ben chiaro, se quanto successo a Villa verrà tollerato, io lascerò immediatamente il calcio. Non è una questione di risultato sportivo, visto che non ci vorrebbe molto ad ottenere un ripescaggio in Seconda Categoria, ma bensì di principi. Se noi dirigenti non diamo per primi il buon esempio, allora è davvero finita: a Ravagnese, nella gara di andata delle semifinali playoff, quando ho visto che gli animi in campo di stavano surriscaldando ho parlato personalmente con il presidente del Gbi, ed insieme abbiamo riportato tutto nei binari della normalità . Una ripetizione della partita con la Virtus? La soluzione ideale sarebbe far giocare il secondo tempo non disputato domenica, ma in campo neutro e a porte chiuse.
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