E’ tempo di festa al Granillo. Il pari interno contro l’Ascoli e la contemporanea vittoria del Padova sul Livorno, permette alla Reggina di accedere, ufficialmente, alla griglia dei play-off promozione. Un traguardo non meritato: di più. Una squadra, quella di Atzori, che durante l’intero campionato ha sempre veleggiato nelle alte sfere della graduatoria e che anche nei momenti più neri ha trovato grande forza di volontà per uscirne fuori alla con personalità
Con l’Ascoli finisce zero a zero, con gli ultimi minuti che servono più ad ascoltare la radio per capire come finisce all’Euganeo, che a giocarsi la partita in campo. Il tecnico manda dentro Campagnacci e Danti a sorreggere Bonazzoli, la Reggina ha la voglia di “spaccare il mondo” ma non trova quasi mai l’affondo decisivo. Ascoli che schiera le due punte Lupoli e Feczesin pronte a sfruttare le ripartenze dei bianconeri che comunque, in mezzo al campo giocano la palla e creano qualche preoccupazione. Tiri in porta davvero pochi, specie in un primo tempo dove, la paura di perdere, si percepisce sin sulle tribune del Granillo (che oggi fa registrare il record stagionale di spettatori). La Curva Sud è finalmente piena, gli ultras amaranto dedicano alla squadra uno striscione davvero significativo: “Oltre il risultato fieri di voi che avete lottato”, una frase che la dice lunga su quanto, i ragazzi di Atzori, abbiano colpito nel segno della tifoseria grazie ad impegno e sudore. L’emozione più forte della prima frazione è il tentativo di rovesciata di un ottimo Campagnacci (migliore in campo insieme a Tedesco) che “cicca”, la ribattuta del centrocampista è stoppata dalla difesa ascolana.
Nella ripresa le squadre si allungano, almeno nella prima mezzora. Le emozioni allora iniziano ad arrivare. Dopo nemmeno cinque minuti la rovesciata di Tedesco finisce di poco alto. Ma sono gli sopiti, tre minuti dopo, ad avere la palla gol più ghiotta del match: il contropiede bianconero è fulmineo, Feczesin serve a Lupoli un pallone d’oro, l’attaccante ascolano da due passi spara incredibilmente alto. A Padova il punteggio iniziar a traballare, la Reggina allora spinge e prima Danti serve troppo lungo Campagnacci, poi il destro dalla lunga di Rizzo va fuori di poco. I due tecnici inseriscono forze fresche, ma non servono: si aspettano nuove da Padova e quando i play-off si materializzano, pubblico e calciatori possono dar via alla festa. Domenica si va a Modena. Poi sarà tutta un’altra storia. Una nuova emozione da vivere.
Vincenzo Ielacqua- rnp
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