Conferme, sorprese e delusioni della 40^ giornata
TOP SQUADRA
Ascoli: D’accordo, il Siena ci avrà messo del suo in quell’ultimo, terribile, quarto d’ora. Difficilmente l’Ascoli avrebbe potuto rimontare uno 0 a 2 a un Siena ancora in lotta per la promozione, ma quanto fatto dai marchigiani nell’ultima frazione di gara non è che un perfetto esempio dello splendido lavoro svolto da Castori e i suoi giocatori in questa stagione travagliata. Difficile lottare contro due avversari, uno in campo e l’altro fuori, pronto a cancellare quanto fatto nel rettangolo di gioco. Stipendi in ritardo (o mai pagati), penalizzazioni in serie, società assente: nulla ferma i bianconeri (ancora in piena lotta salvezza nonostante i sette punti pesino sulla classifica), figurarsi due reti di svantaggio contro la prima in classifica.
TOP GIOCATORE:
El Sharawy. Rino Foschi, uno che di calcio ne mastica e capisce come pochi altri, si è sbilanciato senza paura di cadere: “El Sharawy diventerà un campione”. Difficile dare torto al d.s. del Padova, il quale ha voluto fortissimamente in prestito dal Genoa il talentuoso trequartista. Dopo un girone di andata d’apprendistato, l’italo-egiziano è esploso nella seconda parte di stagione. I veneti nell’ultima giornata di giocavano tutto, o quasi, in chiave play-off: di fronte non un avversario in vacanza ma il Sassuolo, alla ricerca di punti salvezza. Partita tirata, decisa dalla rete di El Sharawy, ragazzino (classe 92’) risoluto e già pronto a prendersi sulle spalle una squadra.
TOP ALLENATORE
Colantuono. Stagione particolare, quella vissuta dal tecnico dei nerazzurri. L’Atalanta ha navigato spesso le zone alte della classifica e conquistato una promozione in scioltezza, eppure a Bergamo sono in pochi a strapparsi i capelli per lui (Colantuono non può per ovvi motivi) nonostante l’ottimo lavoro svolto. Non a caso in settimana è circolata insistentemente la voce che vorrebbe i dirigenti nerazzurri alla ricerca di una nuova guida e pronti a fare i ponti d’oro a un ex illustre, Delio Rossi. Replica silenziosa ma concreta quella data dal tecnico dei bergamaschi: vittoria nel derby contro l’Albinoleffe e primo posto solitario in classifica. Giocare bene si può, vincere anche, la promozione è cosa fatta: non sapendo più cosa fare per farsi ben volere dal popolo atalantino, Colantuono potrebbe decidere di prendere lezioni di ballo da Boateng…
FLOP SQUADRA
Albinoleffe. Due partite interne in pochi giorni, la possibilità di ravvivare una classifica pericolante era nelle mani (e nei piedi) dei giocatori di Mondonico. L’Albinoleffe invece ha pensato bene di subire la bellezza di sei reti in meno di 180’, morale della favola: zero punti e classifica che da difficile si è fatta drammatica. A due giornate dal termine per conquistare la salvezza all’Albinoleffe dovrà raccogliere in trasferta quello che è stato dilapidato tra le mura amiche.
FLOP GIOCATORE
Altinier. Se il Portogruaro, squadra dalla caratura tecnica non eccelsa, è ancora in corsa per la salvezza gran parte del merito e di Altinier e delle sue reti. Il giocatore più importanti dei veneti è però mancato nella sfida delicata che li opponeva all’Empoli: senza i suoi gol infatti la squadra di Agostinelli è rimasta a secco, punita dal gol partita di Coralli. Tifosi e squadra sperano che si sia trattato solo di uno stop momentaneo, e puntano sul suo fiuto del gol per raggiungere i play-out.
FLOP ALLENATORE
Campilongo. Il campionato dei ciociari è stato irto di ostacoli, e l’attuale allenatore è arrivato quando le cose già volgevano al tenebroso. Campilongo però non è riuscito a dare la famosa scossa alla squadra, neanche un mercato di gennaio pieno di innesti ha cambiato la sostanza, il risultato è che adesso la situazione è quasi irrecuperabile, a maggior ragione dopo la sconfitta di Novara. Gli avversari erano di ben altra caratura, ma con una prestazione orgogliosa, basata sui maggiori stimoli, avrebbe potuto regalare almeno un punto ai ciociari. Adesso solo speranze di play-out per il Frosinone, Campilongo spera di riuscire a trovare, in zona cesarini, il bandolo della matassa.
Pa.Rom
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