È l’Eccellenza calabrese, ma sembra il campionato spagnolo: un duo di testa in completa ascesa, tante squadre
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dietro pronte ad assaporarne la polvere. Il big-match di giornata, vale a dire Acri-Soverato, finisce senza vincitori ne vinti, mentre il Montalto fa lo sgambetto allo Scalea e si ripropone vicino di casa scomodo, nel pianerottolo che porta dritti dritti in serie D.
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Andiamo per gradi, cominciando dall’analizzare la vittoria del Montalto. La squadra di Petrucci, rattoppata dalla difesa all’attacco per le assenze importanti di Scorrano, Concialdi e Tanqua, ringrazia un Piemontese da applausi, che fa doppietta, stende lo Scalea e infila il decimo centro stagionale. Bellissimo quanto irridente, il primo gol: sull’uscita avventata del portiere ospite, il bomber  accarezza la valvolina del cuoio e alza il pallonetto in rete. Applausi per Piemontese, ma applausi anche per Greco, che compie più di un miracolo e blinda la porta locale. Da lì, non passa niente, l’aggancio al primo posto è servito.
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Il terreno di gioco non certo in ottime condizioni (in settimana ha nevicato più ad Acri che a Courmayeur…), unito ad un Soverato caparbio, bloccano la compagine di Andreoli, costretta persino ad inseguire gli ospiti. La rete del vantaggio (realizzato dal solito Eseola dal dischetto) ha fatto sognare i catanzaresi, fino a quando il siluro terra-aria di  Urso ha riportato sui binari della parità il match.
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Nelle retrovie, il Roccella cala un irresistibile poker, asfaltando il Sersale. Un pomeriggio iniziato bene (gol di Criaco dal dischetto dopo soli 4 minuti) e poi finito meglio, con Iacopetta, Fiorino e Saffioti a chiidere il cerchio. Il sole playoff splende sugli uomini di Figliomeni, mentre per il Sersale siamo al tramonto definitivo.  Qui Isola Capo Rizzuto: che vittoria, signori, contro un Castrovillari che lotta con i denti per arrivare alla salvezza. No, alt un attimo: dove state andando? La partita non è finita, manca ancora qualche secondo! E puntuale arriva il gol-beffa, firmato Casciaro. Che errore, però, quello della formazione locale: di solito è la squadra in vantaggio che si chiude e riparte in contropiede. Il 2-2 rossonero invece, arriva con quasi tutta l’Isola in avanti.
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Si riprende il Guardavalle, che ne fa tre ad una inguaiatissima Bovalinese.  Perviene a metà la squadra ospite, che crea di rimessa, ma si infila in una grotta angusta sperando di farsi luce con un fiammifero. Troppo poco per impensierire l’attenta difesa locale, che non si lascia mai ingannare. Di Bertevello, Fayè e Dorato, i gol del riscatto giallorosso. Bastano 45’ di fuoco: nella ripresa serve solo amministrare le fiamme. Autorevole tris anche del Rende, che non ha molti problemi a sbarazzarsi della Palmese. I primi due gol sono realizzati da Tuoto, il terzo da Altomare: bastava il nome del terzo marcatore, per capire che pomeriggio sarebbe stato per i neroverdi.  Il gol di Pirrotta serve solo a non perdere l’onore, ma nel primo tempo sembrava davvero che i pianigiani a Rende ci fossero andati solo per una gita…
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Sembra la fine di un sogno, che ha fatto a pugni con gli incubi del passato. Un Bocale nuovo, migliore nel gioco, ma uguale nei risultati. Neanche il Campoli dà lo slancio ai biancorossi, che in casa, piuttosto che trovare la linfa per rivitalizzarsi, hanno racimolato una sola vittoria in tutto il campionato. Ultima sconfitta, quella subita ai danni della Nuova Gioiese, laddove i difetti di mira, aumentano i rimpianti  e fanno vedere la salvezza sempre più da lontano.
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Francesco Mansueto-reggionelpallone.it
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