Conferme, sorprese e delusioni, al termine della 7^ di ritorno.
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TOP SQUADRA
Pescara-  Il messaggio è chiaro: in casa, o vinco io, o perdi tu! Grintoso come il suo tecnico Di Francesco, quasi imbattibile tra le mura amiche: ecco a voi, il Pescara dei miracoli. Due gol nel primo tempo per distruggere il pomeriggio dell’Albinoleffe e portarsi in zona play-off, approfittando del liscio di altri compagni d’avventura.  Ora, tutti a Sassuolo. Si gioca fuori casa, il modo migliore per dare una sterzata ad un ruolino di marcia che alla voce “trasferte” ha visto solo due acuti: un pò pochino in confronto ai 9 successi casalinghi, ma se riuscirà a volare anche fuori dalle mura amiche, questo Pescara farà davvero paura a chiunque.
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TOP CALCIATORE
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Giacomo Tedesco-  Nel giorno del ritorno al gol di Rolando Bianchi e di Bertani, nel giorno di un super Varese che blocca il Novara, nel giorno del Siena che fa bottino pieno a Modena dopo la sfuriata del suo mister, nel giorno del prepotente ritorno dell’Empoli. Insomma, al termine di un giorno ricco di spunti e riflessioni,  chi merita più di tutti il ruolo di “top” è il nostro Giacomo Tedesco. Una prestazione da leader a fare da fulcro tra difesa attacco, tra speranza e consapevolezza di potercela fare. Proprio quello che gli si chiedeva, proprio quello che tutti speravamo. Lui non si limita a fare solo il collante della situazione, anzi. Avanza a testa alta tra le maglie del centrocampo vicentino, si porta al tiro svariate volte, e dulcis in fundo, dà il via al gol vincente di Cosenza. La Reggina vince al millimetro, lui al chilometro.
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FLOP SQUADRA
Triestina- Fa passare il ritorno in panchina di Menichini, come il  propedeutico che farà vincere il Nobel per la medicina ai rossoblù di Crotone. Dopo essere andati in vantaggio con Testini, i giuliani subiscono il pareggio nella maniera più ingenua possibile, con un rinvio del portiere avversario che trova impreparata la difesa e permette a Cutolo di mettere dentro proprio allo scadere della prima frazione. . Il festival degli errori,  vede la retroguardia di Salvioni  esponente di lusso della categoria big: vedere per credere, l’autogol di Malagò, che mette nella sua rete,  il pallone che di fatto rispedisce Trieste  verso la Lega Pro.Â
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FLOP CALCIATORE
Altinier-  Da un lato del campo, c’è un signore di nome Bianchi, che al di là del nome le fa vedere di tutti i colori alla difesa avversaria. Dall’altro, troviamo un attaccante che, quando riceve la palla, pensa sia una sorta di  patata bollente, e non ci mette un attimo a disfarsene. Svagato e confusionario, fa passare i centrali del Torino per mostri invincibili. Dov’è finita la punta eclettica e fantasiosa che avevamo ammirato fino a non molto tempo fa?
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Francesco Mansueto-reggionelpallone.it
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