Atzori: “Turn over? Vedremo. Bonazzoli, un esempio anche per me…”

La Reggina è tornata a far sognare, ma guai ad abbassare la guardia o a sottovalutare il Frosinone. Parole musica di Gianluca Atzori, che nella consueta conferenza pre-gara ha fatto il punto della situazione, in vista del turno infrasettimanale di domani sera.

QUELLA NUBE ALLONTANATA… Il centrocampo a Vicenza ha fatto benissimo, così come aveva fatto a Modena. Lì in mezzo hanno corso tantissimo, ma il merito della vittoria è di tutti i reparti: anche la difesa è stata perfetta. Il problema della squadra, durante la cosiddetta crisi, era di natura psicologica: prima correvamo tanto ma spesso lo facevamo a vuoto, adesso corriamo anche un pò di meno, ma lo facciamo in modo intelligente, con grande senso della posizione. Proprio per quest’ultimo motivo, sembra che stiamo meglio fisicamente rispetto a prima, ma vi posso assicurare che anche 4-5 settimane fa i ragazzi erano tonici dal punto di vista atletico. Il problema vero era scrollarsi di dosso quella “nube da risultato”: dovevamo tornare a vincere, e in tal senso Modena è stata fondamentale.

 

PIEDI PER TERRA- Eccessiva euforia dopo Vicenza? No, sinceramente non l’ho vista. Piuttosto, nell’allenamento di ieri ho visto alcuni atteggiamenti che non mi sono piaciuti per nulla, e sono dovuto intervenire energicamente, per rimettere subito le cose a posto.

 

INFERMERIA- Giosa e Costa hanno recuperato dagli infortuni, ma pur allenandosi regolarmente con il gruppo da un pò di tempo, ancora non hanno i 90 minuti nelle gambe. Anche Nicolas Viola, da ieri, è tornato ad allenarsi con i compagni. Burzigotti? Non recupera, perchè ha ancora il ginocchio gonfio.  Peppe Rizzo invece, ieri ha preso una distorsione alla caviglia: aspetto di parlare con il dottor Favasulli, per valutare meglio la situazione.

 

POSSESSO PALLA- Allenamenti sistematici? Non ne ho mai fatti. Gli allenamenti che faccio svolgere ai ragazzi nascono da un’attenta analisi, riguardante il modulo che proporrà l’avversario. Guardando i filmati, individuo i punti deboli della squadra che andremo ad affrontare, i singoli calciatori che attraverso alcuni accorgimenti possiamo mettere in difficoltà. Possesso palla per mettere in difficoltà chi ci affronta? E’ scontato che se la palla ce l’abbiamo noi, l’avversario non può crearci pericoli. L’importante è che non sia un possesso fine a sè stesso: se fai due o tre passaggi e poi perdi il pallone non hai risolto niente, se ne fai dieci o dodici, per poi mettere l’attacco in condizioni di battere a rete, il discorso cambia completamente. A Vicenza abbiamo fatto possesso palla anche nel finale, ripartendo sempre nel migliore dei modi.

 

MODULO E TURN OVER- Cambiare modulo, visto che alcuni elementi potrebbero essere stanchi? No, non mi faccio male da solo, nè voglio mettere in difficoltà i miei giocatori. Come sempre abbiamo preparato delle soluzioni che ci cosentano di cambiare in corsa nel caso in cui la partita ci veda in difficoltà, ma di sicuro lo schema di gioco resterà invariato. Il cambio di modulo ad inizio anno è stato un errore, riguardo al quale mi assumo tutte le responsabilità: Alcuni fattori mi avevano spinto a cambiare, ma vedendo i risultati, ho deciso di tornare a percorrere la strada precedente. Non dico che ho perso tempo in quel periodo, perchè quando lavori il tempo non è mai perso. Non so se ci sarà turn over domani: devo valutare se conviene far rifiatare alcuni elementi, oppure continuare a sfruttare il loro ottimo momento. Non è facile decidere su due piedi, quando il tempo a disposizione è pochissimo: quello sostenuto oggi, di solito è un normale  allenamento di inizio settimana, mentre in questo caso è diventato un allenamento pre-partita.

 

“007”… Essendo nato da quelle parti, ho chiesto ad alcuni amici di andare a vedere l’allenamento del Frosinone. Mi è stato riferito che alla seduta non ha partecipato Bianco: se non dovesse esserci per noi sarebbe una belle notizia, perchè si tratta di un terzino che spinge molto bene e sa fare un pò tutto, compresa la battuta dei calci di punizione.

 

UMILTA’- Non vincere domani? A questa domanda risponderò sempre allo stesso modo. La mancata vittoria mi crea in ogni circostanza un senso di delusione: è stato così anche contro Atalanta e Siena. Allo stesso modo però, se non vinci dopo aver dato tutto quello che potevi dare, e dopo aver dimostrato altri progressi sotto il profilo della crescita, il risultato del terreno di gioco devi accettarlo serenamente. Non eravamo il Real Madrid prima, e non lo siamo neanche adesso: non c’è scritto da nessuna parte che vinceremo col Frosinone, sarà una partita difficilissima e voglio che tutti mantengano i piedi per terra.

 

IL VALORE AGGIUNTO- Ho rivisto la partita di sabato, e posso dirvi che Bonazzoli e Viola a Vicenza hanno fatto quel lavoro sporco che per noi è essenziale. Bonazzoli per questa Reggina è fondamentale: si tratta di un lusso per la serie B, ed i suoi stessi compagni lo hanno scelto come capitano. Se chiedeste a qualsiasi squadra avversaria chi vorrebbero togliere alla Reggina, tutti vi risponderebbero facendo il nome di Emiliano. E’ un attaccante completo, che non ha bisogno di molti suggerimenti tattici, anzi sono io che posso prendere spunto dal suo modo di muoversi, sia in allenamento che in partita. Fossi in Alessio Viola, cercherei di carpire i segreti di uno come Bonazzoli in ogni allenamento, in modo da poter crescere e migliorare come giocatore.

Vincenzo Ielacqua-reggionelpallone.it

{arisexylightbox moduleId=”135″}{/arisexylightbox}