Conferme, sorprese e delusioni, al termine della 6^ di ritorno.
TOP SQUADRA
LIVORNO – Occhio ai nomi, che fanno la differenza. Livorno si affida a un “Novellino d’esperienza” la navicella amaranto all’interno della classifica che contro. Ci ha bazzicato una carriera intera, Walter, in quello spazio. E ora è stato richiamato alle armi, dopo vari fallimenti spalmati da Torino a Reggio. E con il Novara, non poteva esserci esordio migliore. Vittoria doveva essere, vittoria è stata. Al diavolo il resto. Bel gioco, tempismo giusto e carattere. Serve questo per salire la china. Ancora è troppo presto per esrpimere giudizi definitivi (anche la Reggina, l’anno scorso, vinse con il Cesena al debutto), ma, a Livorno un pensierino ai grandi palcoscenici ce lo stanno già facendo. Memori di un altro grande Walter, che in Toscana fece cose splendide, riportando i labronici in A dopo una vita. Sempre a proposito di nomi e curiosità …
TOP CALCIATORE
CACIA- Giornata di rivincite, non c’è che dire. Vince il Livorno di Novellino, e vince anche il Piacenza di Cacia. A seconda dell’impronta più o meno da leader che le due figure si sanno ritagliare, abbiamo capito che l’uno, Novellino, è un allenatore importante per la cadetteria, e l’altro, Cacia, un lusso di assoluto spessore riservato solo ai “pochi intimi” di Piacenza. Un gol fantastico (sedicesimo in campionato, uno in più di Succi e Coralli) che dà il via alla “remuntada” Trascinato dal nuovo capocannoniere cadetto, il Piacenza gongola per il 3 a 2 con il Siena, risultato sul quale neanche il più ottimista dei tifosi biancorossi avrebbe scommesso un euro.
FLOP SQUADRA
SIENA- Da una toscana, all’altra. Il Siena non è più la squadra faro del campionato. Scalzata dall’Atalanta che ha sepolto l’ascia di guerra nei confronti della Reggina e si è accontentata del pareggio, e beffata dal Piacenza, che si prende un pomeriggio di euforia e firma la rimonta, quando a fine primo tempo si trovava sotto di due gol. Si, da non crederci. Si narra di un tifoso di fede bianconera che, a fine primo tempo, noncurante della possibilità di rimonta, abbia lasciato lo stadio per andare a farsi un grappino in onore del primo posto. Sbagliato. Arriva al bar che il primo tempo non è ancora finito, e vede il gol di Cacia; poi vede i sorci verdi con il gol del pareggio di Bianchi ed infine, beffa dopo beffa, il gol di Guzman a tempo praticamente scaduto. Si narra, ancora, che il barista, al terzo gol, al posto del grappino richiesto, versò nel bicchiere del tifoso senese un amaro. Così, tanto per digerire….
MARILUNGO- Ma quello lì costa cinque milioni? Cos’è, uno scherzo? No, pare sia tutto vero. Continua il periodo di magra e appannamento dell’attaccante atalantino, che a Reggio è stato l’emblema di un’ Atalanta rinunciataria, che firma per il pareggio e per il primo posto. Ma le prestazioni fin qui offerte da quello che noi di Rnp abbiamo rinominato “mister cinque milioni”, non può far sorridere certo la dirigenza del sodalizio lombardo. A Reggio è stato svagato ed impreciso, e ha tentato pure di fare il colpaccio, cercando di sorprendere Puggioni con un gol da “furbetto di quartiere”. Il gol con la mano, però, in tempi molto remoti, riuscì solo ad un unico giocatore, del quale Marilungo conserva solo l’iniziale…
Francesco Mansueto-reggionelpallone.it
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