Le partite finiscono solo quando l’arbitro fischia tre volte. Una legge inesorabile del mondo pallonaro, che ieri sera il Varese ha imparato a proprie spese. Nel posticipo della 27esima giornata infatti, i biancorossi hanno incredibilmente gettato alle ortiche la vittoria, passando dal 3-1 al 3-3 negli ultimissimi minuti di gara. Merito di un Frosinone indomabile certo, ma anche demerito della “matricola terribile”, che dopo la terza rete, arrivata a 11′ dalla fine, si sentiva già il successo in tasca.
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I padroni di casa partono a mille, costruendo subito tre ottime occasioni, non sfruttare solo per la reattività di Frison, unita alla mira sbilenca di Pugliese ed Ebagua. Proprio quest’ultimo, all’11’ si fa perdonare l’errore precedente, e grazie alla goffa disattenzione di Minelli, serve a Neto Pereira la palla dell’1-0. Gli ospiti reagiscono senza mordere, ed al 25′ incassa la rete del 2-0: la doppietta di Neto Pereira, è nuovamente figlia di un colossale svarione della retroguardia ciociara. Con un Varese così in palla ed un Frosinone così in bambola, l’esito della gara sembra più che scontato, ed invece nella ripresa accade quello che non ti aspetti.
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Al 12′ i gialloblù riducono le distanze, grazie alla stoccata vincente di Cesaretti che fulmina Zappino: ad addomentarsi, questa volta, è la retroguardia lombarda.  La “matricola terribile” non accusa per niente il colpo, anzi colleziona altre due occasionissime per firmare il tris, fallendole con Carrozza prima ed Ebagua poi. A non sbagliare è invece Correa, che al 34′,  con un belissimol tiro al volo susseguente a corner manda alle spalle di Frison. Stavolta sembra davvero finita, ma come detto prima, sui titoli di cosa succede l’inredibile. Il grande protagonista della rimonta ciociara è l’ex Reggina Roberto Stellone, che al 43′ accorcia nuovamente le distanze con un gioiello di prima intenzione che finisce imparabilmente sotto l’incrocio, e al 4′ di recupero serve a Cesaretti (doppietta anche per lui)  l’assist del definitivo 3-3.
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