Esce sconfitta la Reggina dal Garilli in una gara piena di emozioni.
Dopo tre pari consecutivi gli amaranto riassaporano il gusto amaro del ko, prima sconfitta del 2011.
MEZZA RIVOLUZIONE Atzori vara la prima Reggina senza Missile: la fascia di capitano va a Bonazzoli, Giosa parte dall’inizio in difesa mentre il centrocampo è muscolare: giocano dal primo minuto Rizzo, Castiglia e Viola con il neo arrivo De Rose in panchina. Colombo a sorpresa torna in campo sulla destra. Il Piacenza sembra più vivo in avvio, ma è la Reggina a passare. Bonazzoli è bravo a liberarsi sulla sinistra andando in profondità e mettendo un cross teso sul secondo palo, l’accorrente Rizzo non può fallire l’appuntamento con la rete. Avanti la squadra di Atzori indietreggia di brutto in campo: il Piacenza ci mette un attimo a ribaltare il punteggio, prima Marchi sfrutta una giocata di Guzman e segna il pareggio, poi Graffiedi permette ai suoi di portarsi avanti all’intervallo.
BURZIGOTTI DENTRO Nell’intervallo Burzigotti entra al posto di Giosa, ancora fuori forma. Ma la Reggina non sembra avere la forza di pareggiare. E invece la squadra locale che sfiora il gol, e che ogni volta che si porta in avanti crea pericoli nella difesa amaranto, tornata quella di qualche mese fa. Poi, nel momento in cui meno te l’aspetti Campagnacci lanciato in profondità viene atterrato: per Guida è rigore, tra le proteste del pubblico e dei calciatori piacentini. Bonazzoli dal dischetto è freddo e lucido: pareggio. Il bomber torna al gol dopo l’infortunio, ma la squadra di Atzori commette lo stesso errore del primo tempo: arretrando il baricentro. Cacia ci prova, ma è Graffiedi ad avere la palla gol più nitida, la risposta di Puggioni è strepitosa. Gervasoni, sulla ribattuta, spreca incredibilmente.
LA LEGGE Ma l’ex dal dente avvelenato è pronto con il suo “veleno”. A due minuti dal termine infatti, il catanzarese, insacca la rete del successo per i suoi in completa solitudine. La sua irrispettosa esultanza davanti ai tifosi amaranto è da censurare. Se lo scorso anno qualcosa non è andato non è certo per colpa del pubblico di Reggio Calabria.
La Reggina perde, d’importante, purtroppo c’è solo questo. La classifica resta corta, ma un successo in dieci gare la dicono lunga sul momento nero degli amaranto. E la società , al momento, non batte colpo.
vi.iel. rnp
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