C’è un precedente a cui Lillo Foti ha pensato almeno una volta, da quando in estate ha rivoluzionato tutto, dentro e fuori le mura del Sant’Agata. I ricordi del Presidente saranno andati alla stagione 1998-1999, quando partiti per un campionato senza pretese e con un tecnico all’esordio nella cadetteria, gli amaranto riuscirono a compiere una memorabile impresa. Quel precedente adesso ruota intorno ad Atzori, esordiente nella cadetteria come Gustinetti. Catapultato nell’atmosfera festosa dopo il successo al Matusa: non accadeva da 25 anni, sempre ottobre il mese, Gianluca non è tipo da scaldarsi dopo aver assaporato il gusto della prima vittoria esterna. Come la mettiamo con le ambizioni della Reggina? Deve continuare così e vivere alla giornata, perché è partita senza proclami. Però è naturale che l’appetito viene mangiando. Foti, Atzori e la squadra continuano a cantare il solito minuetto: “fare più punti possibili e quando sarà il momento guarderemo la classifica e la posizione”.
L’importante, ribadiscono in coro, è “riempire nuovamente il Granillo”. La classifica adesso sorride. Quattro i risultati utili consecutivi, con un bilancio di 10 punti, di cui 4 in trasferta. La maturazione continua e si cresce anche soffrendo, senza tralasciare ovviamente la componente fortuna, che serve sempre per raggiungere qualsiasi traguardo. Comunque la strada è ancora lunghissima. La squadra ha speso tanto contro i ciociari, ma è stato fondamentale superare quella che era definita la prova della verità. Vedremo più avanti se questa baldanzosa truppa, la quale si sta comportando come la più entusiasta e coraggiosa delle matricole, reggerà l’alta quota, e se la preparazione atletica disegnata da Simionato terrà oleati i muscoli dei calciatori per tutte e quattro le stagioni dell’anno. Il vento tira verso l’alto, non resta che spingere. La città, con tutti i suoi problemi, ha solo la Reggina come punto di riferimento per “distrarsi” dalla routine quotidiana. E’ difficile restare in corsa per vincere, ma i sogni non costano nulla e a volte possono avverarsi.
Lorenzo Vitto-Reggionelpallone.it
Commenti