Dopo la scomparsa di Edmeo Lugaresi, ex Presidente del Cesena deceduto domenica, a distanza di soli 3 giorni un altro lutto colpisce il calcio italiano. All’età di 69 anni, stroncato da un male incurabile, si è infatti spento Bruno Giorgi, allenatore rimasto sulla scena fino al 1996. Parecchi tifosi amaranto, ricorderanno il tecnico nato a Pavia soprattutto per quanto riguarda il campionato 88-89, quando il Cosenza di Giorgi e la Reggina di Scala, insieme alla Cremonese, furono protagoniste di una stupenda “corsa a 3” per arrivare in serie A. In quella stagione, (che vide i rossoblù battere gli amaranto al S.Vito per 3-1, e pareggiare 0-0 al Comunale), tutte e 3 le squadre terminarono a pari punti, ma il Cosenza ebbe la peggio, venendo estromesso dallo spareggio-promozione per via della classifica avulsa.
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Prima di intraprendere la carriera di allenatore, Giorgi era stato anche calciatore: nel ruolo di terzino, si mise in luce con le maglie di Palermo e Reggiana. Nel palmares da tecnico, vanta 3 promozioni in serie B con Nocerina, Padova e Vicenza; allenando  quest’ultimo club, lanciò un fuoriclasse come Roberto Baggio. In serie A, ha allenato il Brescia, la Fiiorentina, l’Atalanta, il Genoa e il Cagliari (proprio in Sardegna ha chiuso la carriera nel 95-96, subentrando a Trapattoni e salvando i rossoblù). Da ricordare infine, il raggiungimento delle semifinali di Coppa Uefa, avvenuto nell’89-90 e nel 93-94.
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Centinaia i messaggi di dolore e commozione che stanno invadendo in queste ore il web, provenienti soprattutto dalle piazze in cui Giorgi ha allenato.
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