Di seguito i passaggi salienti dell’intervento del Presidente Foti nel corso della trasmissione:
Sugli stadi e l’aspetto sociale del calcio
“Quello degli stadi non è un problema solo della Reggina. Ci siamo venduti alle televisioni senza curare il pubblico che era la nostra forza. Le Tv, però, tengono in piedi solo i grandi eventi senza curarsi fino in fondo dell’aspetto sociale. Qualcosa in ogni caso, a riguardo, la Reggina la fa dando la possibilità a 150 bambini di giocare al calcio in una struttura all’avanguardia”
Gli errori commessi nella composizione della rosa della Reggina 2009/2010
“Sono state fatte delle valutazioni tecniche sbagliate. Un esempio è Pettinari, per il quale, ho dovuto sudare le classiche “sette camicie” per cederne la metà a 150 mila euro quest’estate. Nonostante quanto sapevamo di buono di Pettinari dal punto di vista tecnico, non lo abbiamo ritenuto pronto per un palcoscenico come la Reggina. Lo stesso Stuani che è andato in Spagna è ha totalizzato 19 reti in B: facendo il confronto con i gol di Bonazzoli e Cacia… In sostanza alcune valutazioni sono state fatte con superficialità e poca conoscienza”
Il raffronto tra questa Reggina e quella del 90/91
“La Reggina non vive solo su Lillo Foti ma ha una struttura che abbiamo intenzione di completare, quello che voglio sia chiaro è che siamo nelle condizioni di portare avanti un progetto che magari sarà meno sfarzoso ed eclatante di quello dello scorso anno e non avrà il consenso completo di pubblico e critica.. La Reggina, però, ha sbagliato in pieno i campionati in cui partiva favorita e godeva del gradimento unanime: questo così come quello seguito allo spareggio di Pescara con la retrocessione in C che comportò un gravissimo danno alla società. La Reggina ripartì, in quel caso, dalla qualità del settore giovanile con le cessioni degli elementi pregiati quali, ad esempio, Campolo e Cozza. Anche adesso ci sono queste condizioni per guardare con fiducia in prospettiva. Bisogna valutare anche i risultati ottenuti da piccole realtà quali Crotone e Cittadella cuiio guardo con assoluta stima perchè li ritengo semplicemente straordinari”
Nessun legame con Moggi
“Le difficoltà della Reggina legate alla chiusura dell’era Moggi? Non lo accetto. La nostra società non ha mai avuto legami di nessun tipo. Moggi, Giraudo, Galliani sono miei amici personali e nient’altro. Il tifoso reggino deve avere coscienza che la Reggina è sempre stata libera di muoversi e valutare. Non ho mai, neppure, avuto consigli tecnici da Moggi e compagni. Del resto in tutti questi anni con la Juve abbiamo concluso solo l’operazione del prestito di Baiocco e con il Milan quella di Borriello e più di recente Di Gennaro, nient’altro”
I costi della Reggina
“I costi sono molti, e spesso vengono sottovalutate le voci apparentemente marginali. Lo stadio, ad esempio, costa solo per la manutenzione circa 250mila euro a stagione: una cifra importante per una società di B che incassa intorno ai 6 milioni l’anno.”
Idee per riavvicinare il pubblico dei giovani al Granillo
“Anticipo che faremo una campagna rivolta principalmente ad una fascia di giovani verso i quali abbiamo intenzione di incentivare l’entusiasmo e creare lo zoccolo duro della tifoseria del domani: quello che vorrei è che il ragazzo reggino abbia come prima maglia quella della Reggina”
Gli Ultras
“In passato la Reggina ha supportato e sostenuto il tifo organizzato, cosa che non è più stata possibile con le nuove leggi in vigore”
Scarsa comunicazione negli ultimi anni
“La Reggina s’è chiusa in se stessa negli ultimi anni? Non ho mai avuto nulla da nascondere, forse in certi momenti hai maggiori difficoltà nell’esprimerti, magari senza neppure rendertene conto. Forse eravamo impreparati di fronte alle difficoltà, enormi, avute negli ultimi anni e non abbiamo realizzato quanto stava succedendo”
L’incontro con la squadra al Sant’Agata
“Oggi ho parlato con la squadra, affrontando i “senatori” uno per uno. Poi ho parlato con i giovani, incontrandoli tutti insieme (Missiroli, Barillà, Camilleri, Viola, Adejo, Marino, Castiglia). Ai miei calciatori ho sempre detto che hanno una grossa responsabilità anche nei confronti dei ragazzini che s’allenano nei campi 4-5 perchè è in base ai loro risultati che daranno la possibilità anche a loro di ottenere le stesse gratificazioni professionali”
Voglia di rinascita
“Per tornare a certi livelli dobbiamo fare le scelte giuste. Oggi la Reggina, nonostante le difficoltà di quello che l’anno prossimo sarà un campionato difficile., ha la volontà di ripartire. Abbiamo preso tanti schiaffi ed ora abbiamo la situazione abbastanza chiara. Ritorno immediato in A? La parola “immediatamente” non deve esistere perchè è quella che c’ha portato al tracollo di quest’anno. La Reggina vuole portare avanti i suoi progetti e le sue idee La Serie A è un obiettivo che potrebbe arrivare subito così come nei prossimi 2-3 anni, certamente non partiremo più con l’impostazione avuta in questa stagione.”
Come sta economicamente la Reggina?
“Il costo di quest’anno tra la prima squadra ed il settore giovanile è stato di 18 milioni di euro. Nonostante questo siamo nelle condizioni per affrontare le problematiche del prossimo campionato. E’ chiaro, non potremo percorrere la stessa strada economica di quest’anno, altrimenti saremmo già falliti ancor prima di iniziare”
Le scelte sull’oranico per la prossima stagione
“Numericamente il nostro è un organico importante con 48 calciatori contrattualizzati per la prossima stagione, contando anche i giovani quali Lamenza e Toscano, per esempio. E’ chiaro che moltissimi di questi dovranno andare via. Sappiamo quali siano i calciatori sui quali possiamo contare per il prossimo anno. Dobbbiamo capire quali siano, poi, quei 4-5 calciatori sui cui fondare il presente, cioè il campionato 2010, ed il futuro amaranto”
Sistema calcio sull’orlo della crisi
“Dove sono stati reinvestiti i soldi incassati? La Reggina è una S.p.A. e ci sono dei bilanci dove vengono citate tutte le entrate e le uscite. Ci si dimentica, giusto per citare una voce, che la Reggina nel 2005, nonostante fosse apposto, ha pagato 15 milioni e 400 mila euro in contanti nei confronti dell’Irpef. Abbiamo mantenuto fede ai tutti i nostri impegni, nel calcio di oggi non è scontato come potrebbe superficialmente apparire. L’anno scorso sono fallite Avellino, Treviso e Pisa e solo una di esse era meridionale: ho fatto presente al Presidente Abete questa cosa che dovrebbe esser un campanello d’allarme per tutti. Il calcio oggi dev’esser fatto con estrema oculatezza e ne sto facendo una battaglia negli ambiti di mia pertinenza: o il calcio ridisegna l’area professionistica o andrà in grandissima difficoltà”
Ingresso di nuovi soci e capitali nell’azienda-Reggina?
“Che io non voglia aprire a nuovi soci? E’ una delle tante chiacchiere che vengono puntualmente fuori ma nella vita bisogna parlare dei fatti che rimangono l’unica cosa concreta. Nessuno vuole investire nel calcio adesso, ma l’errore è del calcio stesso: abbiamo dilapidato tutti i soldi nelle risorse tecniche senza rafforzare l’azienda ed il sistema in modo da permettere domani all’imprenditore di avvicinarsi. In sostanza: se so che l’impegno che andrei a prendere sarebbe comunque in perdita, difficilmente basterà l’amore e la passione che provo per entrare nel calcio”
La retrocessione dalla Serie A
“Pentito di non aver investito per evitare la retrocessione dalla A? Credo che quella squadra fosse, nonostante tutto, nelle condizioni di poter mantenere la categoria. E’ capitata quella partita che io considero stranissima, per tantissimi aspetti, con la Sampdoria che c’ha compromessi”
Gli viene chiesto del progetto della prossima stagione: come, insomma, convincerebbe un tecnico come Lerda a sposare la causa amaranto. La risposta in merito è telegrafica.
“Lerda? Il nostro è un progetto che un professionista come Lerda potrebbe accettare” E continua. “La Reggina parte con l’idea di portare avanti una squadra che valorizzi le sue qualità ed i suoi giovani soprattutto. E’ normale però che aspetteremo di vendere per comprare, una filosofia che lo stesso Marotta di recente ha riconosciuto sia l’unica strada percorribile al momento per il calcio italiano”
Capitolo nuovo allenatore ed addio a Breda
“Allenatore? Alcuni confronti saranno fatti tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima. Per la fine della prossima settimana, insomma, credo potremo comunicare la decisione in merito”
“Breda? Sono cambiate alcune considerazioni che avevamo fatto in passato. Nonostante questo devo ringraziare Breda perchè la Reggina s’è salvata anche grazie al suo operato. I numeri parlano chiaro ed il mio non è un ringraziamento formale. Non ripartiremo da lui perchè credo la Reggina al momento abbia bisogno di un progetto più completo ed avere, sotto quell’aspetto, una maggiore esperienza seppure credo Breda possa ritrovarsi con la Reggina in un percorso che nè per lui nè per la Reggina finirà domattina. Tuttavia penso che al momento la prima squadra abbia bisogno di altro”
“L’identikit del nuovo allenatore? Abbiamo bisogno di una persona che arrivi con entusiasmo e sposi la causa della Reggina, riteniamo fondamentale inoltre una grande personalità”
Futuro tra ritiro pre-campionato e le partite della Primavera al Granillo
“Onze sarà lo sponsor tecnico anche nella prossima stagione. Probabilmente faremo il ritiro in Valle d’Aosta”
“La solidità della Reggina prima che da Foti passa dalla vita del Sant’Agata che è qualcosa della quale probabilmente non c’è ancora un’idea precisa in città. Domenica ho portato i dirigenti dell’Albinoleffe a visitare la nostra struttura. Ne sono rimasti colpiti e profondamente entusiasti. Un’anticipazione per la prossima stagione? Farò disputare le partite della Primavera al Granillo”
“Ai 5184 abbonati ho chiesto scusa in conferenza stampa. A me, adesso, interessa portare l’entusiasmo dei giovani al Granillo”
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