Daniele Arrigoni
Nato a Cesena il 28 Agosto 1959
Tra i più preparati dell’intera serie cadetta, Daniele Arrigoni appartiene a quella schiera di tecnici che raramente hanno fallito davvero, e che con un po’ più di fortuna avrebbero potuto raggiungere vette ben più importanti. A parlare per lui, non solo le 4 promozioni ottenute, ma i rapporti “di ferro” che è riuscito a instaurare con quasi tutti i gruppi da lui gestiti.
La carriera da calciatore– Non proprio un percorso irresistibile quello dell’attuale allenatore della Triestina, che però si è tolto enormi soddisfazioni proprio nella sua Cesena, laddove è cresciuto anche calcisticamente. Elemento molto duttile (poteva ricoprire il ruolo sia di terzino che di mediano) nelle fila bianconere Arrigoni ha calcato i prestigiosi campi della massima serie all’inizio degli anni 80, dando tra l’altro un grande contributo al gruppo che, sotto la guida di Osvaldo Bagnoli, vinse il campionato di B 80-81. Una volta lasciato il “Dino Manuzzi” tuttavia, non è più riuscito a tornare nel calcio che conta, rimanendo “sospeso” tra la C1 e la C2: in quest’ultima categoria otterrà comunque una promozione col Siena, prima smettere col calcio giocato in quel di Trieste nel 92-93, all’età di 39 anni.
Palmares: 1 promozione dalla B alla A (Cesena 80-81) e una promozione dalla C2 alla C1 (Siena 90-91).
La carriera da allenatore– Si impone all’attenzione della critica nel 1997, anno in cui porta tra i professionisti il Castel San Pietro, prima squadra da lui allenata. Il trampolino di lancio vero e proprio arriva 3 anni dopo a Pesaro: con i biancorossi vince infatti i playoff di C2, prima eliminando la Triestina in semifinale e poi battendo il Rimini sul neutro di Arezzo. Nel 2002 arriva anche la prima chiamata in serie cadetta, destinazione Messina: in Sicilia viene esonerato alla 27esima giornata, ma si tratta di un allontanamento-lampo, visto che già dopo la 28esima è di nuovo sulla panchina giallorossa, e alla fine otterrà una importante salvezza al photofinish. Il primo esonero vero e proprio arriverà invece l’anno dopo a Palermo, laddove Zamparini, che lo aveva scelto per sostituire Glerean, gli darà il benservito dopo 22 turni, rimpiazzandolo con Sonetti. La marcia di Arrigoni, interrotta in rosanero, riprende subito a Frosinone, in C2: sotto il comando del trainer emiliano, i gialloblù battono in volata il Brindisi, ottenendo primo posto e promozione diretta. A sorpresa, Cellino la stagione successiva lo lancia addirittura in serie A, facendogli fare un triplo salto: scelta vincente, dato che i rossoblù giocano ad altissimi livelli, chiudendo con un ottimo 10° posto. Dopo tanta gloria, arrivano 2 stagioni di sofferenza, cominciate a Torino (l’avventura dura solo 1 mese, a causa del fallimento per debiti del sodalizio di Romero), e proseguite prima nel ritorno a Cagliari (dimissioni dopo 1 sola gara, a causa delle contestazioni rivoltegli dai supporters locali) e poi a Livorno (Spinelli lo esonera nonostante lo splendido rapporto tra il mister e lo spogliatoio amaranto). Infine, i 2 anni di Bologna: uno splendido inizio contrassegnato dalla quarta promozione in carriera, ma un ritorno in massima serie amaro, con l’esonero a favore di Mihajlovic. Anche in Emilia, Arrigoni instaura un legame fortissimo con i giocatori, testimoniato dall’abbraccio rivoltogli da tutta la squadra, dopo una rete segnata alla Lazio.
Da quest’anno (dopo essere stato vicino a sostituire Zenga a Palermo) allena a Trieste, dove all’inizio del girone di ritorno ha preso il posto di Somma: la crisi in cui gli alabardati sono sprofondati nell’ultimo mese e mezzo, rischia di compromettere seriamente l’ottimo lavoro iniziale, che aveva portato la squadra fuori dalla zona retrocessione.
Palmares: 1 promozione dal Cnd alla C2 (Castel S.Pietro 96-97), 2 promozioni dalla C2 alla C1 (Vis Pesaro 99-2000 e Frosinone 2003-2004), 1 promozione dalla B alla A (Bologna 2007-2008),
Precedenti contro la Reggina: 1 vittoria (1-0 casalingo col Messina nel 2001-2002), 3 pareggi (0-0 esterno col Messina nel 2001-2002, 1-1 interno col Cagliari nel 2004-2005, 2-2 esterno col Livorno nel 2006-2007) e una sconfitta (2-3 esterno col Cagliari nel 2004-2005).
Ferdinando Ielasi
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