(INTERVISTA ESCLUSIVA RNP)- Reggionelpallone.it ha intervistato per voi il vulcanico tecnico di S.Miniato, attuale presidente dell’Assoallenatori. Più che sul momento attuale della Reggina, Ulivieri si è soffermato sull’esonero subito a Reggio 2 anni fa, al termine delllo 0 0-0 casalingo col Palermo che relegava gli amaranto in penultima posizione. Un profondo dispiacere, unito però alla consapevolezza di aver creato un gruppo che, a livello umano, resterà per sempre nel suo personalissimo album dei ricordi.
Mister, come si spiega il tracollo di una squadra che, partita per fare un solo boccone del campionato di B, non riesce in nessun modo a scacciare i fantasmi di una retrocessione in Lega Pro che assumerebbe i contorni del vero e proprio dramma sportivo?
“Non ho seguito molto il campionato cadetto, quest’anno: potrei ipotizzare un “malessere” di tipo mentale, ma fare un’analisi accurata dall’esterno mi risulta alquanto difficile. Di sicuro, mai e poi mai mi sarei aspettato di vedere la Reggina in questa posizione di classifica, visto che la squadra sulla carta sembrava fortissima, e le premesse per fare un grande campionato c’erano davvero tutte”.
Facendo invece un piccolo tuffo nel passato, che ricordi si porta dietro dell’avventura in riva allo Stretto?
“Un ricordo vivo, nonostante l’amarezza per come si è conclusa. Ero arrivato per risollevare una squadra in evidente difficoltà, che si trovava all’ultimo posto con soli 5 punti in 10 partite. Per certi versi c’ero riuscito, visto che la media punti è decisamente migliorata, e la salvezza rimaneva ad un passo. Mi resta anche la soddisfazione di aver lanciato definitivamente giovani di qualità come Missiroli, e di aver creato, insieme ai calciatori, un gruppo veramente splendido”.
Un gruppo che, secondo qualcuno, aveva gli occhi lucidi al momento di salutarla…
“Ripeto, tra di noi si era creato un rapporto eccezionale, e quei ragazzi me li porterò sempre nel cuore. Nel calcio però decidono i Presidenti, e il vostro ha deciso per il mio esonero”.
Un esonero dunque inaspettato?
“Assolutamente no, era nell’aria: che il vento era cambiato, lo avevo chiaramente capito già qualche settimana prima che si concretizzasse il mio allontanamento. Certo, essere esonerati dopo aver battuto la Juventus solo 7 giorni prima, e dopo aver pareggiato una gara giocata molto bene con il Palermo, rappresenta l’ulteriore beffa. Pazienza, nella vita ognuno di noi è destinato ad avere dei dispiaceri, dei groppi in gola”.
Il rimpianto ulteriore, può essere costituito dal fatto di non avere avuto prima quel Brienza versione “arma letale”?
“Non solo di non averlo avuto prima, ma di averlo avuto in condizioni fisiche precarie nella settimana in cui abbiamo disputato le 3 partite con Juve, Lazio e Palermo, e che in pratica ha deciso il mio futuro a Reggio”.
Ci ha colpiti molto la sua dichiarazione, resa 2 anni fa alla “Domenica Sportiva”, con la quale esternava il desiderio di tornare a guidare la panchina amaranto…
“Lei stesso mi fa notare che da quella dichiarazione sono passati già 2 anni, e io ormai ho una certa età”…
Possiamo quindi dire che la carriera come allenatore di Renzo Ulivieri si è conclusa a Reggio Calabria?
“Eventuali chiamate si dovrebbero valutare, anche se per ora penso solo a impegnarmi come Presidente della federazione allenatori. La passione per questo mestiere rimane intatta, ma il tempo passa per tutti”.
Ferdinando Ielasi
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