Il gioco della ‘pedata’ è materia opinabile, il risultato alla fine è una sintesi di fattori tecnici, di ‘dea Bendata’ e di equilibrio tattico. Contro il San Calogero, dimostratasi discreta compagine, la Gallicese fa ‘karakirI’ in casa ed impreca per le tante occasioni fallite (il portiere avversario Geraci, è stato superbo in almeno tre occasioni), ma deve pur riflettere ed emendare il proprio atteggiamento La squadra di Leonardis si è fatta infilare ingenuamente in contropiede per ben due volte da Monteleone e Prestia, per colpa di una linea mediana che non ha fatto un buon filtro tra le linee. Sabato scorso dunque, è stato un problema di equilibrio, di robustezza di un centrocampo più abituato a proporre che a tenere equidistanti i reparti. Una sconfitta che può insegnare a capire i motivi di un risultato negativo, che se arriva alla terza giornata può essere anche ‘salutare’. Non è un paradosso, anzi…
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Una considerazione, la merita anche l’attacco, che orfano dell’appiedato Taglieri (uno dalla cintola in su, è capace di creare tantissimo in fase ultima) ha difettato in cinismo, sprecando davvero tanto. Infine, per il futuro ci vuole meno nervosismo: le espulsioni di Ielo e Postorino, in tal senso, suonano come un campanello d’allarme. La società , comunque ha le idee chiare, e spera in un immediato riscatto, magari già nel ‘derbyssimo‘ contro i cugini del Bocale.
Restando in tema di futuro imminente ,a Gallico confidano tantissimo di poter disporre quanto prima della propria bellissima struttura, che porta il nome dell’indimenticabile Carlo Pontorieri. Tornare a giocare in casa propria, per i biancorossi sarebbe un vantaggio non da poco.
Pino Calabrò
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