Sono solamente tre, i precedenti della Reggina al Menti di Vicenza.
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Il debutto amaranto in terra biancorossa, è datato 6 Maggio 2001. Alla fine del campionato di A mancano cinque giornate, e dopo aver battuto sia Hellas Verona che Napoli, la compagine di Colomba è tornata in corsa per la salvezza. Sull’altra sponda, il Vicenza di Reja ha qualche punto in più, ma non può assolutamente permettersi distrazioni. Il primo tempo, è decisamente di marca vicentina, con Kallon (ex della partita) che reclama un calcio di rigore, e Dabo che centra in pieno la traversa della porta difesa da Taibi. In avvio di ripresa però è la Reggina a passare: Marazzina con un favoloso tiro al volo incrocia l’angolo opposto, e Sterchele non può fare nulla. Passati in  vantaggio, Vargas e compagni hanno il demerito di pensare solo a difendersi, ed i padroni di casa rimontano: l’eroe di giornata è Zanchi, che sugli sviluppi di due calci d’angolo, al 65′ ed all’87’, trova due incornate vincenti. In pieno recupero Morabito potrebbe pareggiare i conti, ma Sterchele stavolta si salva, e conserva il 2-1 per gli uomini di Reja.
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Nel 2001-2022, in serie B, la Reggina pareggia il conto (nella foto, gli ultras amaranto presenti quel giorno). Alla fine del girone d’andata mancano 3 giornate, ed i padroni di casa, guidati da Fascetti, sanno che devono ottenere a tutti i costi il massimo risultato, per tornare in zona promozione. Dall’altra parte però, la compagine amaranto (guidata ancora da Colomba) non è certo cliente facile, come dimostra una classifica che la vede lanciatissima. L’avvio amaranto è micidiale: Jranek al 10′ svetta più alto di tutti e di testa trasforma in rete l’angolo di Cozza, mentre al 22′ il raddoppio è firmato da Savoldi, che ribatte in rete dopo un’incertezza di Sterchele. A rimettere in piedi i locali ci pensa però Margiotta, che dopo una mischia in area trova lo spiraglio giusto per battere Belardi. Nella ripresa i biancorossi caricano a testa bassa, ma il punteggio di 1-2 rimanrrà immutato, grazie anche alla bellissima parata di Belardi, che a 20′ dalla fine nega la doppietta a Margiotta.
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Terzo ed ultimo precedente, lo scorso anno. Si gioca la terza di ritorno, con una classifica che vede la Reggina di Iaconi  annaspare nei bassifondi nonostante la vittoria di Padova, anche se lo stesso Vicenza di Maran, reduce da un periodo davvero opaco, non è che se la passi benissimo. Nei primi 20 minuti Lanzaro e compagni sembrano avere decisamente una marcia in più, ma hanno il grave demerito di fallire un calcio di rigore con Castiglia, appena tornato dal prestito al Cittadella. Contestasti all’inizio dal proprio pubblico, i veneti piazzano un micidiale uno-due tra il 30′ ed il 33′: in occasione di entrambe le reti, firmate Di Cesare e Litteri (quest’ultimo dopo aver segnato esulta polemicamente, invitando la tifoseria vicentina a fare silenzio), il piazzamento e la reattività dei difensori amaranto sono da “museo degli orrori”. Nella ripresa, al 59′ il neo entrato Brienza riaccende la speranza con uno stupendo sinistro da fuori area, ma al 68′ la prodezza la compie Sgrigna, il quale chiude i giochi con un tiro a giro in perfetto stile Del Piero. Finisce 3-1, il ko costerà la panchina a Iaconi.
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Ferdinando Ielasi-reggionelpallone.it
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