Questione di nuove gerarchie. Pur cambiando tanto, la Reggina edizione 2020/21 ha conservato l’ossatura della squadra che ha vinto con merito lo scorso campionato di Serie C, laddove giocatori alla prima esperienza da compagni di squadra (non tutti, ma la maggior parte), seppur già noti al tecnico, hanno dato vita ad un gruppo forte e capace di stare sempre al di sopra di tutti.
A guidare quella squadra, che per 7/11 è rimasta immutata, vi era Francesco ‘Ciccio’ De Rose, un volto che da qualche mese a questa parte è passato dal campo alla panchina. Questioni di scelte tramutate in gerarchie, influenzate dal salto di categoria. Poco più di trenta minuti giocati in queste prime otto gare di campionato per l’ex capitano amaranto, che nell’annata della promozione ha recitato un ruolo da protagonista nello scacchiere di mister Toscano, nell’inamovibile coppia con Bianchi, scissa in mezzo al campo dall’avvento di Crisetig.
Una coppia, tuttavia, che sabato potrebbe rivedersi dal 1′ dopo molto tempo, esattamente nove mesi dopo l’ultima volta in campionato (Reggina-Monopoli 0-2 del marzo 2020). In questa stagione, invece, i due sono coesistiti soltanto per dieci minuti nella trasferta di Empoli, alla seconda apparizione in campionato di De Rose dopo i 7′ di Chiavari. Contro il Monza, vista l’assenza per squalifica di Crisetig, potrebbe toccare a loro occupare il cuore del centrocampo amaranto, con Toscano che, essendo chiamato a scegliere il sostituto dell’ex Mirandes, potrebbe puntare proprio sul mediano cosentino, rispolverando la coppia con lo stesso Bianchi. Un po’ come ai ”vecchi tempi”…
Antonio Calafiore
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