Dal cinismo mancato nell’arco di quattro giorni alla certezza che porta il nome di ‘Lorenzo Crisetig’: le cinque verità di Reggina-Cosenza
✅CINISMO MANCATO- Se contro Salernitana e Pescara la squadra aveva sprecato poco in rapporto tra occasioni create e reti segnate, nelle ultime due uscite contro Entella e Cosenza non si può certo dire la stessa cosa. Centottanta minuti in cui gli amaranto hanno effettuato 31 tiri, di cui 19 in porta, ma senza trovare la gioia del gol. Ed è mancato soltanto quest’ultimo in queste ultime due uscite, dove la Reggina ha sprecato troppo, ha perso quattro punti ed è uscita dal campo con l’amaro in bocca. Oltre ai fraseggi, servirà maggiore concretezza…
✅CRISETIG- E’ l’uomo in più e lo dimostra partita dopo partita. Indipendentemente dal tipo di partita, riesce sempre ad imporsi con costanza ed eleganza, facendo emergere la sua intelligenza tattica. A nostro avviso, è il giocatore con l’impatto migliore nonché quello che, finora, ha ben figurato in tutte e quattro le gare di campionato. Probabilmente il suo arrivo in estate è passato un po’ in secondo piano, ma oggi dimostra di essere tra i giocatori dai quali la Reggina non sembra poter prescindere. Basti pensare che Toscano non ha esitato a dargli le chiavi del centrocampo amaranto…
✅LA DIFESA- ”Da qui non si passa”: sembra ciò che la retroguardia amaranto abbia detto in coro al fischio d’inizio del derby. Non sarebbe corretto dire che i difensori amaranto abbiano trascorso novanta minuti a fare a sportellate con gli attaccanti del Cosenza, ma lo sarebbe riconoscere ai vari Loiacono, Cionek e Delprato il merito del perché ciò non sia avvenuto. E’ un terzetto difensivo inedito, ma molto ben organizzato e che ha saputo leggere molto bene la gara, senza commettere alcuna sbavatura. In più, dal suddetto reparto difensivo nasce il primo clean sheet del campionato. Fisicità , esperienza e freschezza: giù la saracinesca…
✅IL GOL FANTASMA- E’ tra gli argomenti che sta facendo più discutere, seppur con idee contrastanti. Gol o non gol che sia, si tratta ormai di un episodio passato, archiviato e sul quale non si può più tornare indietro. Probabilmente verrà rispolverato in futuro, ma ciò che colpirà non sarà tanto il ‘gol negato’ in sé, bensì la situazione rocambolesca che lo ha preceduto. Infatti, in tal caso, la ‘verità ’ riguarda la particolarità e la singolarità di un caso che raramente si vede sui campi di calcio. Alla respinta di mano di Tiritiello sul tiro di Loiacono, infatti, l’arbitro assegna il calcio di rigore, decisione annullata pochi secondi dopo decretando il gol. Non passano neanche venti secondi che, lo stesso direttore di gara, a colloquio con il suo assistente, torna sui suoi passi indicando nuovamente il dischetto. Difficile da capire quale sia stato il motivo per il quale il sig. Ros abbia cambiato idea nella prima circostanza…
✅’LA CARICA DEI MILLE’- Sul campo sarà pure arrivato un pareggio che lascia l’amaro in bocca, ma è rivolgendo l’attenzione sugli spalti che giunge un sorriso dolce e sincero. Ha avuto un certo fascino rivedere il pubblico al ”Granillo”, seppur in quantità decisamente ridotta. E’ stato bello sentire i cori, gli applausi, la spinta ed il calore dei tifosi. E’ stato un giorno storico, un piccolo ritorno alla normalità che, però, si raggiungerà totalmente quando il temuto ‘Coronavirus’ sarà solo un brutto ricordo e l’intero stadio sarà nuovamente accessibile a tutti, senza limiti né restrizioni.
a.c.
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