Otto vittorie in otto partite, squadra a punteggio pieno ed una media di tre gol ad incontro. La Stilese a Tassone prenota la fuga verso l’Eccellenza, lo dicono prestazioni e numeri. Il tecnico della capolista è stato intervistato da Erminio Lupis, per l’odierna edizione della Gazzetta del Sud.
LA GIUSTA PROGRAMMAZIONE-La voglia di riscattare la sconfitta nella scorsa finale dei playoff? La scelta di restare a Stilo prescinde da quell’esito. C’è stata prima una programmazione societaria, incluso il mantenimento dello zoccolo duro, e solo dopo abbiamo trovato la quadra per proseguire questo rapporto. Se mi aspettavo otto vittorie di fila? Sinceramente no, mi aspettavo di partire bene ma questa situazione potevo solo sperarla, quando inizi il campionato consideri le tante difficoltà e questa non dico che sia una sorpresa, perché il potenziale c’è, ma parlerei di una piacevolissima situazione.
GRUPPO COESO-Una società con la quale c’è unione d’intenti e che ti lascia lavorare bene, con una presenza discreta ma non invasiva, inoltre abbiamo un dialogo costruttivo costante e va riconosciuto nei dirigenti un grande equilibrio. In campo c’è un gruppo coeso, che lavora bene in settimana applicando poi i concetti in partita ma soprattutto non ci sono primedonne.
LONTANO DA STILO…Giocare lontano da casa non è mai bello, specie se ci si allontana da una tifoseria affettuosa come quella della Stilese, però è innegabile che il tappetino sintetico di Monasterace ha i suoi vantaggi per fare calcio.
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