A soli 16 anni si è segnalato come uno degli esterni più forti di tutta la serie D, al punto che il Crotone, nell’estate del 2016, lo acquistò dal Reggio Calabria insieme a Villa, per portarlo nella primavera rossoblù. L’ultima stagione si è rivelata avara di soddisfazioni, ma Michele Carrozza non ha assolutamente gettato la spugna, e punta a tornare quel “ragazzino terribile” che volava sulla fascia sinistra.
Emozioni e voglia di rivalsa, ai microfoni di ReggioNelPallone.it.
IN CERCA DI RILANCIO-E’ ovvio che mi sarei aspettato di raccogliere di più da questa mia prima esperienza da professionista, ma se devo essere sincero non ho rimpianti verso me stesso. Nella partentesi di Vibo ho dato tutto sotto il profilo dell’impegno e della professionalità , ma non mi è rimasto che prendere atto delle scelte del mister e rispettarle. Nella seconda parte di stagione ho scelto di tornare in D, nell’Aprilia, perché soprattutto alla mia età trovare spazi e minutaggio è importantissimo. Purtroppo non siamo riusciti a centrare posizioni importanti di classifica, così come voleva il club e così come era nelle nostre potenzialità , ma mi resta il ricordo di una bella esperienza, arricchita dall’aver giocato con elementi passati per i campi di serie A, vedi Corvia e Olivera.
ASPETTANDO LA CHIAMATA GIUSTA-Sono carico e determinato, lavoro per farmi trovare pronto e sfruttare al meglio la prossima chiamata. Guai a farsi abbattere da qualche parentesi negativa, a 20 anni ho ancora tutto il tempo per riprendere il mio percorso e come ho detto non rimpiango nulla. Da tutte le esperienze devi trarre spunti ed insegnamenti. Cosa mi auguro per l’immediato futuro? L’ambizione è quella di ripartire dalla C e trovare spazio, o in alternativa far parte di un progetto che punti a vincere in serie D.
UN SOGNO AMARANTO-Sono un tifoso della Reggina, l’anno scorso appena ho potuto ho seguito gli amaranto al Granillo, vedi la partita playoff contro il Monopoli. Bisogna dire grazie sia ai Praticò, che hanno avuto il coraggio di ripartire in un momento difficilissimo, che il nuovo presidente Gallo, capace di subentrare in un momento altrettanto difficile e di creare subito grande entusiasmo. L’aver fatto parte del gruppo che ha sancito la ripartenza del calcio a Reggio Calabria nel 2015/2016, non può che rappresentare un vanto per me. Giocare al Granillo è stato un sogno ad occhi aperti, ed a tal proposito non finirò mai di ringraziare Ciccio Cozza, che per la fascia sinistra ha puntato su un ragazzo di soli 16 anni; il mister mi ha insegnato davvero tanto, migliorandomi sotto l’aspetto tecnico ed umano. Se spero di poter tornare un giorno ad indossare la maglia amaranto? Se dicessi il contrario mentirei, giocare per la squadra del tuo cuore è qualcosa che va oltre la carriera o il fattore professionale…
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