Ai microfoni di RNP è intervenuto Luigi Iervasi, attaccante della Bovalinese, atleta dalla grande esperienza maturata tra Serie D, Eccellenza e Promozione, lasciando il timbro ovunque abbia giocato; domenica l’ennesimo sigillo della sua carriera, contro il Trebisacce, fondamentale per cogliere un punto sul difficile campo cosentino.
“Abbiamo raccolto un pareggio in una partita difficile contro una squadra forte, soprattutto in avanti; il Trebisacce è stato costruito per giocare i playoff, ha tanta qualità . Siamo stati bravi nel metterli in difficoltà con la corsa e un pressing continuo; personalmente mi sono fatto trovare pronto per far gol alla prima opportunità avuta. In questo avvio di campionato siamo stati colpiti da vari infortuni, la settimana scorsa si è fatto male anche Crucitti; noi comunque non demorderemo mai, battaglieremo contro qualsiasi avversario, siamo tosti e ben messi in campo. La squadra è stata composta con il giusto mix di calciatori esperti e giovani, ma che prima di tutto sono veri uomini; i nostri under sono ragazzi bravi e seri ma non avendo esperienza vanno condotti per mano, si allenano seriamente e sono affidabili, tanto è vero che ad ogni partita il mister ne manda in campo anche cinque o sei senza alcun problema.”
Un bomber affidabile, trascinatore delle squadre nelle quali ha militato, e la Bovalinese non fa eccezione, soprattutto dopo la partenza di Giovinazzo alla vigilia del campionato; questo il pensiero di Iervasi al riguardo: “In ogni squadra ho sempre sentito addosso la responsabilità e sono sempre arrivato in doppia cifra; ho una lunga esperienza tra Serie D ed Eccellenza, so che avere un partner d’attacco con le caratteristiche di Giovinazzo può aiutare molto, ma anche adesso so quello che occorre fare e i miei compagni stanno lavorando bene per mettermi nelle condizioni di far gol. Sono arrivato a 179 reti in carriera, il traguardo dei 200 sarebbe bello da tagliare ma per quest’anno sarà difficile; punto a fare bene per me e per la squadra, voglio confermarmi in doppia cifra. Credo molto nella mentalità del lavoro, ci metto serietà e impegno massimo ogni giorno; mi rende più felice sapere che un presidente o un allenatore mi apprezzano più per la mia professionalità che non per i gol che faccio.”
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