La zona Cesarini sorride ad un coraggioso Gallico Catona, che riprende ad un minuto dal termine lo Scalea e nel recupero per poco non trova la vittoria. Â Nota di merito per mister Misiti, che nel finale ha azzeccato praticamente tutte le mosse, facilitando l’assalto dei suoi ragazzi.
PAPPALARDO E VITALE, SOSPIRO DI SOLLIEVO-Ad alcune carenze strutturali, i rossazzurri hanno ovviato attraverso audacia e spirito di gruppo. Un esordio positivo dunque, anche se la compagine reggina va ancora puntellata con l’arrivo di un esterno sinistro e di un attaccante.  Lo Scalea, tanto temuto alla vigilia, ha convinto a metà : buone trame, complici i piedi vellutati di Margiotta e Mandarano (il bomber Piccirillo è stato in campo solo nel finale senza incidere), mentre la difesa a tratti è sembrata decisamente troppo statica.
In mezzo alle considerazioni tecniche, tanta paura che fa da preludio ad un sospiro di sollievo: gara sospesa al 4′ per un fortuito scontro aereo fra il difensore Pappalardo e il centrocampista Vitale, tanti punti di sutura alla testa per entrambi ma per fortuna nessuna conseguenza estrema (al loro posto, Reccia e Cersosimo).
EPISODI DA MOVIOLA-I due tecnici presentano sistemi di gioco differenti: 4-3-3 per il Gallico Catona, 4-2-3-1 per lo Scalea. Tra i pali rossazzurri, sorpresa Orazio Barillà , al posto dell’infortunato Gabriele Parisi. I locali provano subito ad alzare i ritmi attraverso la regia di Peppe Gioia è in cabina di regia detta i ritmi, , mentre Andrea Penna tampona efficaciemente il gioco avversario. Al 5′ Gottuso prova il tiro a giro ma non inquadra la porta. Al 22′ Macchia spreca un’opportunità davvero ghiotta, vanificando l’assist di Penna. Col passare dei minuti sale in cattedra anche Totò Cormaci, che al 28′ chiama Bellanza ad una parata non facile. Lo Scalea si affida alle palle inattive, al 34′ Orazio tenta il jolly su piazzato ma Barillà è attento e neutralizza la conclusione. In pochi minuti, sia i reggini che i cosentini lamentano un calcio di rigore, l’arbitro però non è dello stesso avviso. I tiri di Giannuzzi e Cormaci, mandano agli archivi il primo tempo: in entrambi i casi, la palla sibila sul fondo.
MARGIOTTA COLPISCE, MA CI PENSA GOTTUSO…Nella ripresa, Misiti cambia subito. Carlo lascia il posto a Violante, che si piazza sull’esterno di centrocampo a sinistra. Al 52′, Scalea in vantaggio. Totò Cormaci commette fallo su Manadarano, la successiva punizione è sfruttata dallo specialista Margiotta con una staffilata che termina la sua corsa all’incrocio. I rossazzurri non si abbattono, gli ingressi sul terreno di gioco di Monorchio e Ferrato portano nuova linfa.
Peppe Ferrato in particolare, fa ammattire l’intera retroguardia ospite, mostrando imprevedibilità e talento.  All’ 89′ Gottuso si conferma acquisto azzeccatissimo, correggendo in fondo al sacco il fendente di Ferrato che Bellanza era riuscito a smanacciare alla meno peggio. Il Lo Presti esplode, la festa potrebbe essere completa nel primo di recupero: Ferrato ha la palla del 2-1, ma da buona posizione manca la rimonta. Forse sarebbe stato troppo, ma gli applausi rivolti ai rossazzurri all’uscita dal campo sono comunque meritatissimi.
Giuseppe Calabrò
(foto: Mimmo Scappatura)
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