Sala 4 – Risponde presente nelle prime due occasioni, griffate Pozzebon e Madonia, in cui è chiamato in causa. Nega, ancora una volta all’ex Avellino e con l’aiuto del palo interno, il goal dell’1-0 alla mezz’ora. Rovina tutto con l’ennesima assurda uscita a vuoto che porta al vantaggio dei padroni di casa firmato Bruno.
Cane 4 – Pronti-via, regala una punizione interessante ai giallorossi: è solo il preludio ad una prestazione negativa. Al 25′, infatti, un suo svarione manda in porta Madonia che, per sua fortuna, conclude debolmente fra le braccia del portiere reggino. Non migliora nel secondo tempo, perdendo ogni pallone toccato e rimanendo in campo probabilmente più per l’assenza di una valida alternativa che per meriti propri.
Gianola 5,5 – Apprezzabile il contributo del difensore ex Renate nel corso della prima frazione, nella quale risulta sicuramente il migliore del pacchetto arretrato della Reggina. Esente da colpe sui due gol del Messina.
Kosnic 5,5 – Ingaggia, sin dal primo minuto, un duello rude con Pozzebon. A livello difensivo discreta la prova dell’ex centrale del Pisa, che rischia, e tanto, al minuto 22 con un errato disimpegno che rischia di mandare in porta la punta messinese. Secondo tempo senza infamia e senza lode.
Possenti 5 – Inspiegabile il suo intervento che, intorno al 30esimo, anticipa Sala e fa correre più di un brivido sul collo di Karel Zeman. Si perde colpevolmente, dopo averlo contenuto positivamente nell’arco della gara, il franco-serbo nell’azione del 2-0 che chiude definitivamente la partita.
Botta 5 – È sicuramente l’uomo di esperienza nel centrocampo amaranto e lo dimostra abbondantemente nella prima frazione, pur soffrendo, come tutta la squadra, le offensive peloritane. Invisibile nella ripresa, dove affonda insieme al resto dei compagni.
Bangu 4,5 – In ombra nei primi 45 minuti, in cui mancano sia i break nella metà campo avversaria, che le chiusure ed i recuperi palla a cui ha abituato il pubblico reggino. Sale lievemente di livello la sua prestazione nel secondo tempo, ma l’occasione sciupata, su delizioso invito di De Francesco in avvio, grida vendetta. L’espulsione, arrivata a gara già chiusa, mette il sigillo sulla sua peggior prova da quando veste la maglia della Reggina.
De Francesco 5.5 – A differenza di Bangu, è molto pimpante nel corso del primo tempo, costringendo molto spesso al fallo la retroguardia del Messina. Sostituito, nonostante fosse ben lontano dall’esser tra i peggiori.( dal 37′ st Romanò sv)
Tripicchio 5 – Si guarda bene, in diverse occasioni, dal prendere in mano il pallino della manovra offensiva amaranto. Non difetta assolutamente di qualità tecniche che, comunque, devono essere abbinate necessariamente ad un carattere che, purtroppo, ad oggi manca ed è fondamentale in partite del genere ( dal 24′ st Bianchimano 5,5 Entra in campo e la Reggina incassa la rete dello svantaggio: la colpa certamente non è la sua, ma non riesce in alcun modo a dare un contributo alla squadra di Zeman.)
Coralli 5 – Primo tempo avaro di occasioni per il capitano amaranto, che non ha mai la possibilità di battere a rete. Copione invariato nei successivi 45 minuti, in cui si mostra lento e impacciato nonostante dal suo piede nasca l’assist per l’occasione sciupata da Bangi. Imballato. (dal 43′ s.t. Silenzi s.v.)
Porcino 5,5 – Propositivo, sgusciante e generoso per colui che ad inizio partita è certamente uno dei migliori in campo in assoluto. Cala vistosamente nel secondo tempo, quando sparisce letteralmente dal campo. Pesa,e tanto, la palla sparata in tribuna da zero metri, dopo la sponda di Tripicchio.
Zeman (allenatore) 5 – Gli errori dei singoli sicuramente penalizzano una prova insufficiente. L’atteggiamento e l’approccio mentale, nella gara più importante e attesa dell’anno, non convincono appieno: alcuni dei singoli, in particolare, scendono in campo senza alcuni tipo di mordente, offrendosi agli avversari.
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