Lasciarsi alle spalle il periodo negativo e tornare ad avere fiducia. Questo il prossimo obiettivo della Reggina, che deve cercare di cogliere tutto ciò che di positivo è emerso dal pari interno contro il Taranto per riprendere l’importante cammino intrapreso ad inizio stagione.
E’ dello stesso avviso il collega Natalino Licordari, il quale nelle pagine odierne di Gazzetta del Sud mette a confronto il 2-2 di domenica contro l’ultimo maturato per Coralli e compagni, quello di Caserta. “Corsi e ricorsi storici: dal due a due di Caserta più di un mese fa, al due a due contro il Taranto di domenica sera. Nel mezzo una striscia di quattro sconfitte consecutive. A volte le statistiche servono per tracciare parallelismi illuminanti. Al “Pinto”, una vittoria ormai a portata di mano dopo una grande prestazione sfuggì alla Reggina al novantunesimo, in un convulso finale culminato con la pesantissima espulsione di Kosnic ed il pari in extremis di Taurino. Quel risultato cambiò in negativo il cammino della squadra di Karel Zeman, che da quel momento diventò irriconoscibile collezionando quattro sconfortanti battute d’arresto. Il due a due del “Granillo” contro il Taranto, maturato anche questo in un finale al cardiopalma, può adesso rappresentare una premessa per uscire dal tunnel”.
Giusta osservazione, unita al fatto che – forse – questa squadra è riuscita a trovare una nuova “arma” da sfruttare rispetto ai soliti uomini fin qui utilizzati da Zeman, Andrea Tripicchio: “Ci si chiede perché il ragazzo – si legge – sia stato utilizzato pochissimo fino ad oggi. Ma forse non è il caso di insistere più di tanto, perché nel calcio le polemiche lasciano il tempo (e la classifica) che trovano. Certe scelte appartengono al tecnico che se ne assume la responsabilità”.
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