Tre punti di platino per la ReggioMediterranea, che al termine di una prestazione autoritaria sbanca il terreno della Vigor Lamezia, finora senza sconfitte. Gli amaranto blindano il secondo posto e riagganciano il San Luca, atteso domani dalla trasferta di Bocale.
DIFESE SUGLI SCUDI-Neanche il tempo di sistemarsi in campo, che la ReggioMediterranea ha un’occasione colossale per sbloccare il big match. Postorino si ritrova una palla d’oro in prossimità del dischetto del rigore, ma non rende giustizia al grande talento di cui è dotato, ciccando la conclusione. La risposta lametina all’8′ con un “perfido” tiro-cross di Curcio, sul quale Marino sfrutta le sue lunghe leve per evitare l’intervento di Angotti. Nonostante il rientrante Piemontese appaia ancora lontanissimo dalla forma migliore, gli amaranto fanno vedere le cose più interessanti: gli esterni spingono sempre con imprevedibilità , mentre la manovra mette nuovamente in vetrina un Ancione che sembra avere pennelli al posto dei piedi, vista la capacità di dipingere calcio ad ogni pallone toccato. Al 15′, doppia chance per gli ospiti: Miceli è monumentale nel respingere il tiro di Vitale da ottima posizione, De Nisi lo imita un istante dopo su Foti.
Al 32′, evidente abbaglio del signor Femia di Locri. Gullo, già ammonito, entra da dietro su Ancione e lo stende senza neanche sfiorare la sfera, ma l’arbitro grazia il trequartista locale non estraendo il secondo giallo. In una sfida che vede gli attacchi poco pungenti, giganteggiano le difese. Al 40′ la Vigor riesce per la prima volta ad imbastire per vie verticali (l’assenza di Marco Foderaro si è sentita eccome…), ma Taverniti sfodera un ripiegamento perfetto e vanifica l’inserimento di Angotti.
MOSSE DECISIVE-Nella ripresa, Misiti cambia subito Postorino con Criniti: tatticamente non cambia molto, ma si tratta della prima delle due mosse vincenti del tecnico amaranto. Anche Salerno prova a rimescolare le carte, optando per il doppio cambio: fuori l’acciaccato Lorecchio e Gullo, dentro Maio e Gabriele Gagliardi. Rispetto ai primi 45′, i padroni di casa sembrano più ispirati, ed al 60′ costruiscono la più grande palla-gol dell’anticipo. A dire di “no” al vantaggio vigorino, sono prima il palo, che respinge il fendente di Giovanni Foderaro nell’unica sbavatura della difesa reggina, e poi il bell’intervento di Marino, che alza in corner la splendida rovesciata di Gabriele Gagliardi. Passato lo spavento la ReggioMediterranea si riorganizza, anche perché sul D’Ippolito irrompe un altro talento, ovvero Criniti, il quale comincia a sfondare ripetutamente sull’out di destra. Misiti capisce che Piemontese ha letteralmente finito la benzina, ed allora spazio a Lancia, con Saba che va a fare la punta centrale: è la seconda mossa cruciale, che darà una spinta enorme agli amaranto. Al 66′, dopo un’invenzione di Criniti, ci vuole un altro salvataggio decisivo di Miceli, per impedire a Saba di presentarsi a tu per tu con Rossi.
CRINITI&LANCIA, DELIRIO REGGIOMED-Vigor-ReggioMediterranea si decide attraverso tre episodi. Il primo, al minuto 72, vede Gabriele Gagliardi protestare platealmente per un fallo fischiatogli contro, stavolta l’arbitro non sorvola e manda negli spogliatoi il nuovo entrato per doppia ammonizione. Sei minuti più tardi, Criniti si inventa un gol da antologia: pallone controllato in modo regale, tiro a giro da destra ad incrociare verso sinistra e sfera che termina la sua corsa in fondo alla rete. La prodezza pesa come un macigno per tutte e due le squadre, visto che gli amaranto volano sulle ali dell’entusiasmo ed i biancoverdi non riescono più a reagire. All’83’, il colpo del ko: un’altra ripartenza devastante targata ReggioMediterranea, con Ancione che mette sui piedi di Lancia il pallone dello 0-2 e l’ex Reggina che scarta il regalo e deposita alle spalle di Rossi. La partita finisce qui, nel recupero c’è spazio per un’altra invenzione di Criniti che vede il portiere fuori dai pali e tenta il secondo eurogol, ma stavolta la mira è imprecisa.
Commenti