Reduce dalla vittoria casalinga per 1-0 ai danni del Picerno, per il Rende si avvicina l’arduo impegno del “Granillo” contro la Reggina, valevole per la 16^ giornata di campionato del girone C di Serie C. A pochi giorni dal match, in programma sabato alle 20:45, abbiamo contattato Luigi Cristiano, collega del Quotidiano del Sud, il quale ha presentato ai lettori di RNP il prossimo avversario della Reggina, illustrandone la situazione.
AVVIO DRAMMATICO – Le ambizioni della squadra e della società erano cambiate rispetto allo scorso anno, ma certo l’avvio è stato drammatico. Poca solidità in difesa e tanti, troppi, errori in avanti. L’arrivo di Tricarico in luogo di Andreoli ha però cambiato la situazione e ora la squadra sembra avere una buona idea di calcio, non mi stupirei se riuscisse facilmente a raggiungere la salvezza.
LA SQUADRA – In estate la squadra è stata costruita con superficialità , correndo ai ripari solo sul finire del mercato. È molto giovane e spesso paga errori di gioventù, di inesperienza. Uomini come Rossini, Vivacqua, Vitofrancesco e Nossa sono la guida della squadra e devono caricarsi i più giovani sulle spalle nei momenti difficili. Penso che affrontare il Rende in questo momento della stagione non sia facile: hanno voglia di conquistare la salvezza giornata dopo giornata anche contro le più grandi. È una squadra che gioca molto sulle ripartenze attendendo l’avversario.
QUESTIONE STADIO – Il Lorenzon non è più agibile e a norma dal momento che il terreno di gioco è più piccolo rispetto a quanto stabilito dal regolamento e le tribune non soddisfano le nuove norme della lega. La questione stadio anzichè un problema può essere un collante: la rinuncia a Matera potrebbe riavvicinare il pubblico alla squadra e avere il pubblico dalla propria può essere decisivo in un campionato così tirato.
PUNTI DI FORZA E PUNTI DEBOLI – Il punto di forza del Rende è l’unione di gruppo raggiunta con la gestione Tricarico: il tecnico è riuscito ad armonizzare l’organico e a rendere tutti partecipi di quello che alla lunga può essere un miracolo sportivo. Punto debole direi la troppa gioventù.
NESSUN INDISPONIBILE – Il tecnico può contare su tutto il suo organico.
A.C.
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