Conferme, sorprese, delusioni. Il meglio ed il peggio del girone meridionale dopo la tredicesima giornata.
STRAPOTERE REGGINA-Devastante. Assolutamente, indiscutibilmente devastante. La Reggina scrive e riscrive record, spazza gli avversari e continua a difendere il primo posto. L’attuale strapotere amaranto, annichilisce pure il Potenza, colpito non solo dalle meraviglie balistiche di Corazza, ma anche da un collettivo che ad oggi è il più forte di questo girone. E pazienza se gli avversari (Caiata è l’ultimo di un lungo elenco) continuano ad anteporre presunti torti arbitrali ad una squadra che vince con pieno merito e fa sognare sempre più il proprio popolo. Ognuno ha il diritto di vedere le cose dal proprio punto di vista, e di sicuro una realtà come Potenza merita grande rispetto. Ma se anche il Presidente dei lucani mette l’arbitro al centro dell’attenzione, in una partita che ha visto Guarna quasi inoperoso e la Reggina fare sei minuti di possesso (tre nel primo e tre nel secondo) senza che i rossoblù riuscissero mai a toccare il pallone, allora vuol dire che il calcio, in serie C, sta veramente diventando un altro sport.
BARI A RILENTO, MA CHE BELLA VIBONESE! Il secondo pareggio consecutivo, per il Bari sa tanto di frenata. Ma se da un lato i biancorossi si rammaricano nel vedere salire ad 8 punti il distacco dal primo posto, dall’altro il 2-2 del San Nicola può andare stretto ad una splendida Vibonese (il momentaneo vantaggio dei rossoblù, per bellezza e rapidità d’esecuzione, andrebbe fatto vedere in tutte le scuole calcio), che fino all’ultimo secondo ha avuto la palla per vincere il match e rendere ancora più clamorosa l’impresa. Chi non sbaglia è invece la Ternana, di nuovo seconda da sola: con un Picerno che anche al Liberati ha messo in campo la verve mostrata per 40 minuti al Granillo, per i rossoverdi il compito è stato più difficile del previsto, a dimostrazione in serie C non esistono gare dal pronostico chiuso. Pronostico rispettato anche per il Monopoli, che ricaccia il Rende in ultima posizione. Proprio come il Potenza, il Gabbiano di Scienza forse non avrà le carte in regola per giocarsi il primo posto, ma come detto e ridetto, nel tavolo delle grandi romperà le scatole a tutti…
IL RITORNO DEL CATANZARO E DI…FLORO FLORES-Rialza la testa il Catanzaro, che non vinceva da quattro giornate. Grassadonia respira contro un Avellino sempre alle prese con le possibili svolte societarie, ma è decisamente presto per capire se si tratti o meno di una vera risalita. Gol e bel gioco, tra due squadre sempre alla ricerca della continuità . Il 2-2 tra Casertana e Viterbese rimanda (e non è la prima volta…) le ambizioni di entrambe, ma alla fine dei conti la festa è dei gialloblù, capaci di pareggiare al 95′. A Caserta invece, il motivo per sorridere si chiama Antonio Floro Flores: dopo un calvario dovuto agli infortuni, l’ex Napoli timbra finalmente il tabellino dei marcatori a distanza di un anno. Chi la continuità l’ha trovata eccome, è il Teramo: i biancorossi non perdono più un colpo e contro il Bisceglie continuano una risalita a ritmi da primato, mentre i nerazzurri pugliesi, dopo aver incassato le dimissioni del Presidente Canonico, aspettano ancora la prima vittoria dell’era Pochesci. In coda respira la Sicula Leonzio, che non vinceva da sei partite: Bucaro può festeggiare il primo acuto sulla panchina siciliana, mentre Campilongo deve trovare le soluzioni ai problemi di una Cavese da cui è lecito aspettarsi molto di più. Pareggio salutare, per Rieti e Virtus Francavilla: sulla sponda laziale un mese da non crederci (sempre in attesa di importantissime novità societarie, vedi pagamento degli stipendi…) su quella pugliese una conferma in più dopo l’importante vittoria nel derby di Bisceglie
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