Gaetano Di Maria è uno degli allenatori più esperti dell’intero panorama calcistico calabrese, divenuto celebre per aver portato l’Hinterreggio in Serie C2, riuscendo nell’impresa di condurre la compagine reggina nel mondo dei professionisti: è lui il protagonista dell’appuntamento odierno con “A tu per tu”.
“Cosa ci dice della sua ultima esperienza sulla panchina del Castrovillari, l’anno scorso, terminata purtroppo con la retrocessione?”
“Nonostante si trattasse della mia prima retrocessione in carriera, è stata un’esperienza positiva. Ho avuto la fortuna e l’onore di entrare a contatto con gente meravigliosa e con un pubblico stupendo. Sono contento che il Castrovillari sia risalito subito, la Serie D è la categoria giusta per un ambiente fantastico che, probabilmente, meriterebbe anche qualcosa di più.”
“Quest’anno invece ha preferito prendersi una pausa. Come mai?”
“Semplicemente non ci sono state le condizioni adatte, non ho trovato nessun progetto stimolante che rispecchiasse le mie esigenze.”
“Qual è stata, a livello personale, l’esperienza più gratificante della sua carriera?”
“Sicuramente con l’Hinterreggio abbiamo fatto qualcosa di grande, era impensabile potersi immaginare un altro club di Reggio tra i professionisti. Lo considero un miracolo calcistico.”
“Un’ immagine che le è rimasta particolarmente impressa di quella impresa?”
“Non ce n’è una in particolare. Mi piace ricordare un po’ tutto il nostro meraviglioso percorso, in cui abbiamo affrontato autentici colossi come Cosenza e Messina. Confrontarsi con società di questo calibro avvalora ulteriormente quanto grande sia stata la nostra impresa.”
“Progetti per il futuro?”
“Per il momento ancora niente, attendo eventuali proposte. Non vedo l’ora di tornare ad allenare…”
Marco Iurato
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