Reduce dall’ottima stagione alla guida del San Gaetano Catanoso, conclusa con una tranquilla salvezza che consentirà al club del presidente Luvarà di giocare per il quarto anno di fila in Prima Categoria, mister Nino Falduto è intervenuto ai nostri microfoni e ci ha parlato della stagione appena trascorsa e di ciò che sarà il suo futuro.
“Per il San Gaetano è stata una stagione assolutamente positiva, abbiamo ottenuto una salvezza tranquilla e meritata dopo stagioni nelle quali si era lottato fino ai playout. Ho vissuto un anno e mezzo importante, lavorando con la società e lo staff per creare un gruppo di ragazzi in grado di ottenere questa salvezza anticipata; il programma nostro era questo, quindi lo abbiamo rispettato. Questa è una società composta da brave persone, capaci di farti sentire come fossi in famiglia; mi sono trovato benissimo, mi hanno lasciato lavorare senza pressioni, riuscendo a fare grandi cose nonostante un budget ristretto ed inferiore a moltissimi altri club. Tuttavia ammetto che preferirei avere una società che mi mette pressione, perché significherebbe che stiamo lottando per qualcosa d’importante.”
Mister Falduto a questo punto sposta l’obiettivo sul futuro: “Il San Gaetano si muoverà secondo la propria programmazione, attendendo anche le mosse di chi ha una maggiore disponibilità economica; ci potrebbe essere qualche nuovo ingresso in società , ma si cercherà comunque di non compiere grosse spese, andando a trovare ragazzi volenterosi con poche pretese economiche, come avvenuto in questi anni. Quest’anno, con un budget di poco superiore e due o tre ragazzi di un certo livello, avremmo potuto lottare per i playoff senza problemi. Nella prossima stagione difficilmente rimarrò; non lo escludo ma dipende dalla società e da quali saranno i programmi. Vorrei potermi migliorare e quindi lottare per qualcosa di più di una salvezza tranquilla; non ho ricevuto contatti da altre società al momento, anche perché non mi piace andare a propormi, devono essere i meriti del campo a mettere in luce il lavoro e la qualità di un tecnico. Se troverò una squadra che crede in me, discuterò i programmi e vedremo se raggiungeremo un’intesa; tuttavia ho l’impressione che nella prossima stagione sarò senza panchina. Mi accontenterò di andare a pescare.”
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