Senza ombra di dubbio, la sconfitta più brutta quest’anno per la Viola Reggio Calabria. I neroarancio escono pesantemente sconfitti dal PalaSojourner di Rieti, interrompendo così la strepitosa striscia di cinque vittorie consecutive che aveva permesso ai ragazzi di Calvani di proiettarsi prepotentemente in zona play-off. Certo, una sconfitta dopo tante prestazioni al di sopra di ogni aspettativa, sarebbe stata più che accettabile, ma di sicuro non con queste modalità . Partita mai in discussione, sin dai primi possessi si è avvertita una totale inconsistenza dei reggini su entrambi i lati del campo. E se comunque la fase offensiva non è mai stata il “pezzo forte” di questa squadra, anche la difesa ieri è venuta incredibilmente a mancare.
Jamal Olasawere ha fatto il bello e cattivo tempo sotto le pance, quasi mai contrastato dai lunghi calabresi, assolutamente incapaci di proteggere il ferro dall’impeto della forte ala statunitense. Grande prova anche dell’ex Juan Marcos Casini, autore di 17 punti e tante belle giocate di esperienza decisive ai fini del risultato. Dato più allarmante poi, la netta vittoria a rimbalzo della compagine laziale con ben 46 carambole catturate contro le 32 della Viola, una delle rare volte in cui Fabi e compagni perdono la lotta sotto canestro in maniera così evidente.
Nell’altra metà campo, invece, i neroarancio hanno palesato le consuete difficoltà , specialmente in trasferta, nell’attaccare con efficacia e, quando non c’è la difesa a mascherare le lacune offensive, il risultato è ancora più disastroso. Eccezion fatta per Rossato e Baldassarre, gli unici a mettere un po’ di grinta e cuore, il resto della squadra è stato assolutamente insufficiente. Le difficoltà più consistenti sono state riscontrate nell’attaccare l’ottima difesa a zona schierata da coach Rossi: tanti i i tiri da tre e tanti gli errori, come testimonia il 4/29 con cui i reggini hanno chiuso il match. In quest’ottica, restano forti interrogativi sul perché coach Calvani non abbia messo in campo il three-pointer Tommaso Carnovali, comprato a gennaio proprio per dare imprevidibilità dalla panchina e garantire soluzioni alternative che magari avrebbero potuto dare una sferzata al match.
Infine, l’interrogativo più grande: Chris Roberts. La guardia texana era rientrata domenica scorsa contro Casale dopo un infortunio di due settimane e il suo impatto sulla partita, seppur limitato, era stato positivo. Ieri invece 28 minuti sul parquet assolutamente disastrosi, scelte di gioco inopinate e totalmente fuori contesto, da cui ovviamente è scaturita la sua pessima percentuale realizzativa di 2/12. Lecito a questo punto porsi una domanda: non è che questa squadra gioca meglio senza di lui? Infatti, priva dell’americano, la Viola era riuscita a battere la più quotata Tortona e addirittura imporsi a domicilio al PalaTiziano di Roma, fornendo due superlative prestazioni di gruppo.
La verità è che Roberts è un giocatore importantissimo per i meccanismi di coach Calvani, incappato sicuramente in una giornata no, così come un po’ tutto il resto della banda. La sua aggressività difensiva, le sue ottime doti di passatore e anche di realizzatore, saranno fondamentali per ritornare subito a vincere e non perdere contatto col gruppo play-off. Occasione di riscatto già questo giovedì. La Viola ospiterà Cagliari al PalaCalafiore per il turno infrasettimanale, match delicatissimo e da non sottovalutare per dimenticare la batosta di Rieti ed allungare la striscia positiva tra le mura amiche.
Marco Iurato
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