Quello di domenica contro la Bertram Tortona sicuramente non sarà  il match-clou che deciderà un’intera stagione, ma tanto potrà dirci su quelle che sono le reali ambizioni di questa Viola Reggio Calabria.
La brutta tegola delle ultime ore, ovvero l’infortunio dell’americano Chris Roberts, terminale offensivo di riferimento di questa squadra e non solo, destabilizza non poco l’ambiente neroarancio. La Viola sembrava essere arrivata ad una svolta ma la fortuna per il momento non è dalla sua parte. Perchè se già affrontare Tortona con il roster al completo sarebbe stata una bella fatica, adesso le cose si complicano drasticamente.
I piemontesi sono attualmente senza ombra di dubbio la squadra più in forma del campionato, reduci da ben cinque vittorie consecutive, riuscendo per altro a violare campi ostici come Biella e Latina. Vincere fuori casa non è quindi un problema per gli uomini di coach Pansa, i quali non si faranno intimidire dal “fortino” Pentimele ma faranno di tutto per proseguire la propria marcia verso i vertici della classifica.
Fabi e compagni invece ripongono molte delle loro speranze, proprio in quel Palazzetto che tante soddisfazioni ha regalato quest’anno e che ora più che mai servirà per conquistare una vittoria sulla carta a questo punto abbastanza proibitiva. Fondamentale in questo senso l’iniziativa indetta dalla società di voler togliere le barriere che delimitano il rettangolo di gioco, così che il pubblico possa manifestare con maggiore efficacia il proprio calore e la propria vicinanza.
Già la seconda giornata in casa contro la Virtus Roma, i neroarancio avevano dovuto rinunciare ad una pedina fondamentale come Capitan Fabi, riuscendo lo stesso a gettare il cuore oltre l’ostacolo e ad agguantare una vittoria con le unghie e con i denti frutto di una grande prestazione difensiva di squadra nell’ultima frazione. La storia potrebbe ripetersi. Non conta chi hai davanti. Una vittoria domenica, garantirebbe un’iniezione di fiducia inquantificabile che proietterebbe una volta per tutte la Viola sempre più in alto alla ricerca di un posto tra le prime otto della classe.
Marco Iurato
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