Qualità superiore. Karel Zeman si gode un successo che avvicina ulteriormente i suoi alla salvezza, mettendo in risalto la prima frazione.
“Si, mi aspettavo il Francavilla così– esordisce in sala stampa il tecnico- una squadra che ha giocato dal primo all’ultimo minuto con le sue prerogative e con un sistema di gioco ben collaudato, ma che nel primo tempo non ha potuto fare niente, perchè ha incontrato una Reggina nella sua giornata migliore. Penso che soprattutto i primi venti minuti, difficilmente si possano vedere su un campo di Lega Pro, come intensità , come gioco, come tutto. Dire che mi aspettavo un primo tempo del genere è un pò troppo, ma me lo auguravo, ed anche la formazione messa in campo era fatta apposta, per essere più aggressivi possibili. Questo è un atteggiamento che non si può avere quando hai Coralli o Bangu in non perfette condizioni, mentre con Knudsen e Leonetti ci è possibile essere aggressivi in tutte le zone del campo”.
Reggina meno spumeggiante nei secondi quarantacinque minuti, ma più che di demeriti dei suoi, Zeman preferisce parlare dei meriti di un avversario che ha fatto di tutto per raddrizzare la partita. “Calo del secondo tempo? Il Francavilla ha 51 punti, ha battuto tutti ed ha vinto anche col Lecce, quando il Lecce era in forma. Contro di noi tutte le squadre giocano al meglio, litigando ed insultando, non credo che su tutti i campi si vedano partite così combattute a fine stagione. Ripeto, i primi venti minuti giocati così non si vedono su tutti i campi, e per vincere bastano solo quelli: se giocassimo tutta la partita così come abbiamo giocato i primi venti minuti, saremmo in un’altra categoria. Aspettare il Francavilla nella seconda parte, per poi colpirlo? Non era una vera e propria scelta, almeno inizialmente volevamo partite aggressivi come nel primo tempo, ma loro sono stati molto bravi ad aggredirci. Felice per Bianchimano, si vede che il lavoro stagionale serve a qualcosa e calciatori arrivati non pronti per giocare la categoria si rivelano dei gioielli, come in questo caso. Salvezza? Ieri mancavano due vittorie, oggi ne manca una”.
La compagine dello Stretto viaggia a ritmi neanche lontanamente paragonabili a quelli del girone d’andata, ma la sorpresa non è poi molta. “Rammarico di non essere al posto del Francavilla? Da parte mia no, nel girone d’andata mi stavo quasi rassegnando a vivere da ultimo o quasi, ma siete testimoni che avevo detto che nel ritorno ci saremmo ripresi. Ci sono state delle difficoltà che è anche brutto ripetere, riguardo questa risalita non sono stato di parola io ma chi scende in campo…“.
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