Oltre che Lillo Foti, anche l’ad Giuseppe Ranieri è indagato per bancarotta concordataria, in merito al sequestro della Reggina Calcio. “Gli indagati– scrive il collega Piero Gaeta nell’edizione odierna della Gazzetta del Sud-, avrebbero predisposto una serie di atti falsi e fraudolenti e avrebbero attribuito alla Reggina inesistenti attività “.
Ma ci sono ulteriori fattori che vengono messi in evidenza dalla Gazzetta, sempre sulla base degli atti accusatori. “Secondo la Procura– si legge- Foti avrebbe celato al giudice fallimentare altri debiti rispetto a quelli già noti. E al vaglio dei magistrati ci sarebbe anche il Centro Sportivo Sant’Agata, recentemente sequestrato per vari abusi edilizi. Foti avrebbe occultato la sopravvenuta risoluzione del diritto vantato dalla Reggina a rinnovare la concessione con la Provincia di Reggio Calabria in ordine allo sfruttamento economico del Centro Sportivo Sant’Agata“.
Nel calderone, c’è anche il rapporto tra il club di via delle Industrie ed il Comune: “La Reggina non solo non vanterebbe nessun credito nei confronti del Comune, ma anzi la sua posizione nei confronti del Comune sarebbe di debitore“.
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