Per il terzo giorno consecutivo il presidente Praticò è ospite delle colonne della Gazzetta del Sud. Dopo il chiarimento sullo stadio e dopo aver ribadito che la SSD Reggio farà di tutto per poter diventare la Reggina, il numero uno amaranto illustra i piani futuri della società .
In ballo la prospettiva di un nuovo campionato in Serie D e la speranza, mai celata, di una riammissione in Lega Pro. Scenari opposti che porterebbero, di conseguenza, a valutazione e azioni diverse. “E’ indispensabile verificare dove andremo a parare nella realtà degli eventi – precisa il presidente Praticò – soltanto dopo potremo fare una valutazione di massima. Gli impegni economici sono diversi se devi affrontare un campionato di Lega Pro o un altro di Serie D”.
Il numero uno amaranto rivendica il grande investimento fatto dal suo gruppo e da tutti i soci durante la scorsa estate. “Conosciamo benissimo la situazione economica in Calabria che non esprime realtà e forze economiche ottimali tipo Parma. Ecco che indipendentemente dal notevole sforzo economico che abbiamo profuso la scorsa estate (che non è mai stato messo abbastanza in evidenza) bisognerà varare una squadra per un certo tipo di campionato ai fini del miglior risultato”.
Quale obiettivo, dunque, per la SSD Reggio nel prossimo campionato? Praticò risponde così. “Il nostro impegno e auspicio è di puntare a vincere ma per ora è un desiderio interno alla società ”. Difficile, dunque, chiarire quale possa esser il progetto tecnico. “L’esperienza detta che nel calcio non sempre il programma si realizza. A volte allestisci una squadra per la promozione e lotti per la salvezza, altre formi una squadra per salvarti e ti riesce di salire alla grande per effetto di quelle piacevoli alchimie che riconciliano con il calcio”.
In merito ai costi, il presidente del Reggio è chiaro. “Ringraziamo il Sindaco Falcomatà per averci concesso il Granillo a titolo non oneroso ma date le condizioni in cui abbiamo trovato il terreno da gioco per un periodo non abbiamo potuto andarci sopra e abbiamo sostenuto ulteriori costi per riparare alcuni guasti. Alla fine tra settore giovanile e prima squadra se ne sono andati circa 100 mila euro”.
Si chiude l’intervista di Praticò alla Gazzetta del Sud. “Non possiamo spendere tanto. I costi diminuirebbero se avessimo una struttura nostra”
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