E’ vero, le firme sono differenti ma le colonne sulle quali sono pubblicate sono le medesime. Allora fu il collega Nuccio Zuccalà a scrivere del possibile passaggio di mano al vertice della Reggina, oggi è invece Natalino Licordari a contraddire quanto riportato in precedenza dalla stessa Gazzetta del Sud. Quantomeno singolare che lo stesso quotidiano, appunto, che ha riportato l’indiscrezione riguardo la trattativa per la cessione della società appena due mesi fa oggi si esprima così. “Speriamo, ma crediamo poco a questa favola, che ci sia qualcuno pronto a dare una mano a Foti”.
I nostri lettori avranno notato che nei mesi durante i quali il passaggio di proprietà della Reggina veniva rilanciato da più parti come cosa pressoché fatta tanto sulla carta stampata, come abbiamo appena detto, quanto sul web – “prima di Natale” scrisse qualcuno – su ReggioNelPallone.it non è apparsa una sola riga,a nostra firma, in merito. Questo perchè la nostra redazione non trovò alcun riscontro concreto riguardo l’imminente sblocco della vociferata trattativa.
Tuttavia, non ritenendoci depositari della verità assoluta e nella ferma convinzione che il dovere del nostro giornale sia quello di informare gli sportivi reggini, abbiamo dato spazio alle notizie che venivano lanciate dai colleghi poichè consapevoli della serietà professionale di chi le ha firmate ed alla luce dell’importanza delle testate che ne avevano fatto riferimento. Così, allo stesso modo, oggi diamo spazio all’ulteriore approfondimento pubblicato dalla Gazzetta del Sud.
“Il presidente, lo sappiamo con certezza, ha avuto contatti un anno fa – scrive Licordari – con imprenditori che sembravano intenzionati in un primo momento a versare circa 400mila euro. Poi però sono spariti. Purtroppo in certi ambienti c’è gente abituata a fare soltanto chiacchiere”.
Quali scenari all’orizzonte? “Il marchio Reggina è poco appetibile, nessun mecenate sarebbe disposto a investire le proprie risorse in una società di Lega Pro che ha, lo ripetiamo, parecchi problemi economici”.
“Il calcio a Reggio, senza Foti, rischia di scomparire”, il sunto di Licordari.
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